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Certificati sportivi: costosi, ma non obbligatori. Ecco chi li deve fare

Mercoledì 10 Settembre 2014
Da oltre un anno chi desidera iscriversi in palestra non è più obbligato ad esibire il certificato medico. O meglio, come ha chiarito il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, l’obbligo di certificazione riguarda solo chi pratica attività sportiva non agonistica, tenuto conto che è stato ormai soppresso per chi pratica attività ludico motoria. Un chiarimento necessario visto che tra breve iniziano le scuole e con queste riprendono anche le attività sportive per migliaia di ragazzi e che le regole sono sconosciute ai più. Quindi il certificato serve per i giovani che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole, ma al di fuori dall’orario di lezione, chi fa sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni (ma che non siano considerati atleti agonisti) e i ragazzi che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi. Invece tutti gli altri che fanno semplicemente palestra (anche con iscrizione), o che giocano a tennis, nuotano o altro non devono più esibire alcun certificato, sempre che non lo vogliano fare. È anche vero però che rimane in vigore la discrezionalità dei centri sportivi, quindi c’è chi lo richiede e chi invece no. Il problema, oltre che di sicurezza per la salute (spesso la visita di idoneità sportiva mostrava patologie sconosciute) è anche economico e ricade tutto sulle famiglie: 50 euro, la spesa minima. Sempre che non venga annessa la richiesta di un elettrocardiogramma e quindi il costo raddoppia. Ultimo aggiornamento: 14:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA