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Allergie: al bando il fai-da-te Ecco il vademecum anti errori

Domenica 27 Settembre 2015
É la nuova emergenza. Gli italiani allergici ai cibi sono oltre due milioni. Gli intolleranti “veri” al lattosio, al nichel o ad altre sostanze per cui esista realmente una possibile intolleranza su basi biologiche sono complessivamente non oltre 10 milioni. A questi si aggiungono però circa 8 milioni di persone perfettamente sane che, per un condizionamento psicologico e per suggestione, imputano un malessere qualsiasi a qualche cibo. Un vero e proprio esercito che si cura, va dal medico, certa tutti i test possibili per scovare allergie e intolleranze. E soprattutto spende centinaia di migliaia di euro ogni anno in test che non sono validati con i criteri della Medicina Basata sulle Evidenze Scientifiche, e che hanno la stessa attendibilità del lancio di una monetina. Il ricorso a test come quelli del capello o della forza muscolare, del tutto privi di fondamento scientifico, cresce al ritmo del 10% all'anno e rischia di non far individuare i veri pazienti. La Società Italiana di Allergologia Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) ha recentemente presentato le prime linee guida per l'interpretazione diagnostica dei test validati, dedicate ai medici e in corso di pubblicazione su Clinical Molecular Allergy. «Purtroppo le intolleranze alimentari, confuse per di più dalla maggioranza con le allergie vere e proprie, sono ormai una "moda" con cui si spiegano i sintomi più disparati: chi non riesce a dimagrire spesso si convince che sia per colpa di un'intolleranza, mentre nessuna di quelle reali può far ingrassare – osserva Walter Canonica, presidente SIAAIC - Orticaria acuta, sintomi gastrointestinali e anafilassi sono i segni distintivi delle allergie, ma oggi basta avere una stanchezza inspiegabile, qualche difficoltà digestiva, mal di testa, dolori alle articolazioni o altri disturbi aspecifici e non facilmente inquadrabili per autodiagnosticarsi un'intolleranza alimentare "prendendo di mira" un cibo quasi a caso. I danni sono molteplici: se da un lato si spendono centinaia di euro per sottoporsi a esami senza alcuna corretta validazione scientifica che hanno un costo variabile dai 90 ai 400/500 euro, proposti ampiamente attraverso i più diversi canali di vendita, dall'altro esiste anche il rischio di sottovalutare condizioni cliniche reali come un'eventuale vera allergia o una celiachia. Ne deriva che il processo diagnostico deve essere rigoroso, secondo un iter ben preciso che non può essere improvvisato».            Vademecum per il paziente con allergia da alimenti Quando sospettare un’allergia alimentare? · Quando tutte le volte che si ingerisce un determinato alimento compare la sintomatologia caratteristica. Non si nasce allergici per cui inizialmente l’alimento è tollerato. Dal momento della prima reazione sarà inevitabile il rapporto consequenziale alimento/sintomo. Cosa fare nel sospetto di allergia alimentare? · Innanzitutto tenere un diario alimentare/sanitario nel quale si annoteranno quotidianamente gli alimenti ingeriti (si raccomanda: tutti) e gli eventuali sintomi comparsi, indicandone anche la relazione temporale con il pasto. A chi rivolgersi? · All’Allergologo, Specialista competente (attenzione a quanti millantano conoscenze non certificate). Cosa aspettarsi dall’Allergologo? · Una diagnosi etiologica, ossia l’individuazione degli alimenti responsabili delle reazioni, attraverso test allergologici affidabili; · una dieta corretta anche da un punto di vista nutrizionale; · consigli comportamentali e di stile di vita, ad esempio in casi specifici evitare attività fisica e antinfiammatori nelle due –quattro ore pre/post prandiali; · prescrizioni terapeutiche di emergenza e istruzioni per l’uso. Quali sono i comportamenti virtuosi del paziente? · Adeguarsi al regime dietetico prescritto; · Evitare il “fai da te”; · Rispettare le indicazioni inerenti lo stile di vita; · Leggere le etichette, attenzione agli allergeni nascosti !!! · Non sottovalutare sintomi sentinella di reazione avversa grave (prurito al palmo delle mani e pianta dei piedi, angioedema, variazione del tono della voce …); · Tenere a disposizione i farmaci per l’urgenza medica qualora prescritti · Effettuare visite di controllo specialistiche periodiche, non solo in caso di nuovi sviluppi clinici ! · Informare della propria allergia il Medico Curante, gli amici, i parenti e chiunque possa aiutarci in caso di necessità; · Dichiarare la propria allergia quando si va al ristorante o nei luoghi della ristorazione pubblica o privata richiedendo anche la carta degli ingredienti utilizzati. Ultimo aggiornamento: 18:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA