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Accendi la sigaretta? Il cervello si spegne: ci sono 4mila sostanze killer

Lunedì 16 Marzo 2015
Le bionde possono rovinare la vita. Che il fumo abbia una correlazione con i tumori e con le malattie cardiovascolari non è un mistero, ma nuovi studi gettano sull’abitudine alla sigaretta altri inquietanti sospetti. Il fumo nuoce anche al cervello. L’abitudine protratta negli anni, può causare un assottigliamento della corteccia cerebrale, lo strato esterno del cervello a cui dipendono funzioni cognitive importanti come la memoria, il linguaggio e la percezione. E pare pure che quando si smette di fumare, progressivamente, la corteccia cerebrale riprenda la sua originaria funzione. La scoperta arriva da un gruppo di ricercatori – tra cui il Montreal Neurological Institute della McGill University e l’Università’ di Edimburgo – ed è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Molecular Psychiatry. Una singola sigaretta è infatti una concentrazione impensabile di 4000 sostanze dannose, non solo di nicotina. C’è il monossido di carbonio che rende il sangue vischioso.  Ci sono sostanze radioattive come il Polonio 210. E a seguire benzopirene; Nitrosammine che provocano mutazioni genetiche e contribuiscono allo sviluppo dei tumori. Per non parlare poi del catrame: chi fuma un pacchetto al giorno in un anno mette in circolo una tazza intera di catrame. Motivi per smettere ce ne sono quindi più d'uno. Ultimo aggiornamento: 16:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA