VICENZA - Un trattamento tempestivo con le terapie a disposizione per una leucemia aggressiva diminuisce la mortalità del 10%, e le due terapie disponibili garantiscono una sopravvivenza a quattro anni rispettivamente dell'89% e del 93%. Lo afferma consulenza di parte della famiglia di Michele Merlo, il giovane cantante di Rosà, in provincia di Vicenza morto nel giugno 2021, noto come ex concorrente di "Amici" e di "X Factor", secondo quanto riferiscono diverse testate.
Nel procedimento aperto dalla procura berica è indagato il medico curante di Merlo, Pantaleo Vitaliano; il sostituto procuratore Jacopo Augusto Corno sta valutando se chiedere il rinvio a giudizio dello specialista oppure se archiviare l'inchiesta. Merlo si presentò nello studio del medico il 26 maggio con un grosso livido alla gamba, che secondo quanto riferito era stato attribuito a un trauma, e per questo trattato. Nella memoria inviata alla Procura, il legale della famiglia sostiene che sussistono i presupposti per l'esercizio dell'azione penale, per la presunta condotta gravemente colposa del medico, poiché - sostiene - il trattamento del paziente sarebbe potuto iniziare già la mattina del 27 maggio.