Carol Maltesi, il suo assassino aggredito nel sonno: Davide Fontana ferito alla testa dal compagno di cella

Martedì 1 Agosto 2023
Carol Maltesi, il suo assassino aggredito nel sonno: Davide Fontana ferito alla testa dal compagno di cella

VERONA - Aggredito dal compagno di cella mentre dormiva e trasferito d’urgenza dal penitenziario di Busto Arsizio a quello di PaviaDavide Fontana, ricordato per aver brutalmente ucciso la 26enne Carol Maltesi e condannato il 12 giugno scorso a 30 anni di carcere, è stato vittima di una violenta aggressione all'interno della Casa Circondariale del comune varesotto.

Fontana, già preso di mira da qualche tempo dagli altri detenuti, è stato ferito alla testa con una penna nel cuore della notte, riportando alcune ecchimosi. Dopo aver avvisato lui stesso le guardie carcerarie, il 44enne è stato portato velocemente in infermeria, non riportando però nessuna ferita grave, ma solamente qualche livido. Il giudice ha però deciso di trasferirlo a Pavia per metterlo in una struttura dotata di un’area “protetta” che accoglie chi ha commesso gravi delitti, tra cui quelli sessuali verso donne e minori.

La sentenza di Davide Fontana

Secondo i giudici della Corte d’Assise di Busto Arsizio, Davide Fontana non avrebbe premeditato l'assassinio di Carol Maltesi, ma avrebbe agito solamente perché «temeva di perderla»: Carol stava infatti per trasferirsi da Rescaldina, dov’è stata uccisa, alla nuova casa a Verona, dove avrebbe potuto stare vicino al suo bambino di sei anni, rimasto a vivere con l’ex compagno Marco.

Incapace di accettare il distacco dalla vicina di casa, Fontana, dopo l’arresto, ha confessato di averla ripetutamente colpita alla testa con un martello durante le riprese di un video erotico.

I resti della vittima sono stati nascosti per due mesi in un freezer e gettati successivamente in un burrone, dentro alcuni sacchi dell’immondizia. Il tutto è stato ritrovato a Borno, nel Bresciano, da un passante.

Carol Maltesi è stata massacrata poichè, stando alle parole dell'assassino «si stava allontanando da lui, scaricandolo». Davide Fontana ha quindi evitato l'ergastolo (perché innamorato della vittima) pur avendo brutalmente ucciso e fatto a pezzi la 26enne. Decisione che ha fatto infuriare tutti.

L'aggressione

Fin dal suo arrivo in carcere, il quieto vivere di Fontana è stato ostacolato dagli altri detenuti. Sembra che con il trascorrere dei mesi l’atteggiamento dei detenuti nei suoi confronti stesse diventando meno ostile, per questo poco prima della sentenza di giugno Fontana era stato collocato nuovamente nella sezione comune.

Quella subita da Fontana sembra una punizione "interna" delle "famigerate" leggi della prigione, le quali puniscono chi ha commesso violenza verso vittime indifese, bambine e soprattutto donne. Oltre a questo ci si aggiunge anche la discussa sentenza: il giudice della Corte di Busto Arsizio aveva sentenziato che Carol lo aveva sfruttando, servendosi di lui, e quando Fontana se ne accorse, decise di ucciderla.

 

Ultimo aggiornamento: 12:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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