Rubano orologi di valore: strappato il Rolex a Ceccon davanti alla storica pasticceria di Carpenedo

Giovedì 7 Marzo 2024 di Alvise Sperandio
Pasticceria Ceccon in piazza a Carpenedo

MESTRE - Due episodi in pochi giorni a Mestre. Due mestrini aggrediti e derubati dei loro orologi di valore che avevano al polso. In un caso (ne riferiamo a pagina 9 del fascicolo nazionale) addirittura con una stretta al collo che ha causato lo svenimento della vittima, un 75enne di via Aleardi, alla quale il rapinatore ha portato via un orologio del valore di 98mila euro, oltre a un bracciale d'oro.
Ieri invece è toccato a Paolo Ceccon, titolare di una delle più rinomate pasticcerie che ci sono in città, in piazza Carpenedo. Una giovane donna gli ha afferrato il braccio scendendo all'altezza del polso e tanto è bastato per sfilargli via l'orologio, un Rolex di acciaio e oro di particolare valore, non solo commerciale ma anche affettivo, in quanto ricordo del fratello che non c'è più.

L'AGGRESSIONE
Ceccon era uscito dal suo negozio con alcuni cartoni sottobraccio da buttare nel cassonetto della carta che si trova sull'altro lato della strada, alla fine di viale Garibaldi. Un'operazione che fa tutti i giorni, almeno due volte al giorno: e mentre cammina saluta la gente, perché tutti lo conoscono in zona. Proprio il fatto che sia abituato a questo tipo di conferimento, fa sospettare che possa esser stato prima osservato. Appena messo il piede sul marciapiede, in mezzo a diverse persone, visto che di fianco c'è un locale piuttosto frequentato dagli avventori all'ora di pranzo, all'improvviso si è sentito stringere il polso.
«Era una ragazza giovane, sui 30 anni, ben vestita e ben curata, probabilmente straniera racconta Paolo Ceccon . Lì per lì non ho capito, poi appena ho realizzato, ho avuto un moto di difesa per cui l'ho allontanata chiedendo cosa volesse da me Mi è sembrato un gesto insolito Lei si è spostata e se n'è andata. Così io ho potuto attraversare la strada e andare a buttare i cartoni».
La sorpresa è arrivata cinque minuti dopo quando il pasticcere è rientrato nel suo laboratorio dov'era intento a preparare i dolci tipicamente pasquali come le uova di cioccolato e le colombe, che sono peraltro gettonatissime.
«Appena ho fatto per guardare l'orologio, per capire se erano passati i minuti per cui avevo dei prodotti in cottura, mi sono accorto che al polso non avevo più nulla. È li che ho realizzato cos'era successo.

Quella ragazza me lo aveva portato via. Non so come sia potuto accadere, ma tant'è». Ceccon, piuttosto sconsolato, è andato a sporgere denuncia ai Carabinieri ai quali, oltre alla deposizione, ha fornito anche le immagini della telecamera di videosorveglianza che inquadra proprio la piazza Carpenedo.

LA DENUNCIA
I militari valuteranno se ci siano elementi utili per risalire all'identità della giovane che, a detta di Ceccon, non solo non è una cliente abituale, ma non sarebbe neanche una faccia conosciuta a Carpenedo. «Quello che è successo ha dell'incredibile», ha aggiunto la moglie, Mariagrazia spiegando che a quell'orologio Paolo Ceccon era molto affezionato, al di là del suo valore commerciale, perché lascito di un fratello mancato qualche anno fa prematuramente, come avevano voluto i nipoti: un ricordo a cui teneva particolarmente che ora aumenta, com'è comprensibile, il dispiacere. La notizia ha fatto presto il giro del quartiere e più di qualcuno è andato in pasticceria a esprimere vicinanza a Ceccon.
«Stiamo attenti perché il fatto è successo e potrebbe anche ripetersi il tam tam di alcuni messaggi . Alziamo la guardia perché di fronte a un furto del genere non si scherza. Piena solidarietà all'amico Paolo. Sarebbe bene che chi si è reso responsabile di questo disgustoso reato capisse cosa quell'orologio rappresentava per lui, un legame d'affetto che così è stato violato. Si faccia un esame di coscienza e almeno lo restituisca«. Un appello che, con ogni probabilità, è destinato a restare vano.
 

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