Addio a Vito De Bortoli, una vita d'impegno nel sindacato di Porto Marghera e nel sociale

Sabato 3 Febbraio 2024 di Fabrizio Cibin
Vito de Bortoli con Sandro Pertini

SAN DONÀ - Un'intera esistenza spesa per gli altri tra attività sindacale, patronato Acli, sostegno alle persone con disabilità e attività di volontariato nella parrocchia del Duomo. Vito De Bortoli a giugno avrebbe compiuto 84 anni: è mancato ieri pomeriggio all'ospedale Città del Piave, dov'era ricoverato, nel reparto di Medicina, da due settimane.

Lascia la moglie Diana e i figli Veronica, Sara e Davide, quest'ultimo collaboratore de Il Gazzettino per il Sandonatese.

LA CARRIERA
Sindacalista della Cisl al Petrolchimico di Porto Marghera dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, aveva fatto parte del consiglio di fabbrica per il compartimento dei chimici (Flerica-Cisl) e della "struttura esecutiva" della stessa organizzazione, che comprendeva una trentina di delegati. Attivista coraggioso, negli "Anni di piombo" era entrato nel mirino delle Brigate Rosse, subendo due attentati alla propria abitazione per avere preso con fermezza posizione contro il terrorismo nel corso di un'assemblea alla presenza dell'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, che si era svolta nella sala mensa del Petrolchimico, a Marghera, l'8 febbraio del 1980, qualche giorno dopo l'uccisione del vicedirettore dello stesso Petrolchimico, Sergio Gori.

FUNZIONARIO INPS
Il suo impegno sindacale si era poi trasferito nella sede dell'Inps di San Donà, dove ha lavorato fino alla pensione. Grande il suo impegno nei gruppi cattolici del Sandonatese, in particolare nel settore del sociale. La sua formazione umana e cristiana aveva avuto radici all'oratorio Don Bosco, ai tempi di don Domenico Moretti. Vito, infatti, ha collaborato alla stesura del libro "C'era una volta all'Oratorio, storia dei tornei di calcio al Don Bosco di San Donà", con alcune pagine dedicate alle esperienze sportive e formative vissute da tanti giovani grazie all'impegno del sacerdote salesiano. Appassionato di sport, in particolare del calcio, tifoso juventino, De Bortoli è stato anche arbitro di calcio, iscritto nella sezione locale dell'Aia.

VOLONTARIO NEL SOCIALE
Tra gli anni Sessanta e Settanta ha ricoperto la carica di presidente delle Acli e dell'Azione Cattolica locale, di cui è rimasto tesserato fino allo scorso anno. Faceva parte, inoltre, del gruppo dei lettori della parrocchia del Duomo e per qualche tempo, negli anni Ottanta, ha collaborato anche con il settimanale diocesano "La vita del popolo".

SALUTE MENTALE
L'impegno sociale è continuato nel 1995, quando è stato tra i fondatori della sezione sandonatese dell'Aitsam, Associazione a tutela della salute mentale che, in collaborazione con l'Ulss 4, si occupa di laboratori e attività che coinvolgono una sessantina di persone, con l'obiettivo di creare occasioni di impiego, favorire l'inserimento degli utenti nel contesto sociale e sostenere le famiglie. Vito, oltre che fondatore, è stato anche uno dei volontari dell'associazione, impegnato in articolare nell'attività di giardinaggio.

LA POLITICA
Il suo interessamento per il sociale ha riguardato anche la politica: aveva aderito alla fondazione del Pd nel 2007, è stato tesserato del partito per circa 14 anni facendo parte anche del direttivo del circolo sandonatese, impegnato in particolare nel rinnovamento del partito e nelle politiche socio-sanitarie riguardanti in particolare la rete dei servizi sociali e di assistenza ospedaliera nel Veneto orientale. La data dei funerali non è stata ancora fissata.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci