MESTRE - Era tranquilla alla fermata dell’autobus quando si è trovata addosso quattro giovani uomini che l’hanno palpeggiata e toccata con morbosità e che, molto probabilmente, si sarebbero spinti anche oltre se non fosse intervenuto un ragazzo a difendere la ventenne. Non è successo a ridosso della stazione di Mestre e nemmeno nel rione Piave nell’occhio del ciclone per le frequentazioni di stranieri, spacciatori e in ogni caso di personaggi legati al mondo della droga. É successo infatti in via Bissuola, quartiere finora tutto sommato tranquillo di Mestre, e soprattutto la violenza è avvenuta in pieno giorno.
L’AGGRESSIONE
Venerdi pomeriggio una ventenne si trovava alla fermata dell’Actv in via Bissuola all’altezza di via Esiodo ed aspettava l’autobus per raggiungere il centro di Mestre.
All’improvviso quattro ragazzi in scooter le si sono fermati davanti e, scesi dalle moto, si sono scaraventati insieme sulla giovane cogliendola di sorpresa. Un’aggressione repentina e violenta che ha colto di sorpresa la giovane vittima che ha comunque avuto la prontezza di spirito di gridare e di chiedere aiuto.
Un passante, che è un giovane di origini straniere che abita nel quartiere, sentite le urla le è fortunatamente corso in aiuto.
SOTTO CHOC
La ragazza, comprensibilmente, è stata trovata spaventata e sotto choc.
I quattro ragazzi in scooter erano tutti con i volti protetti dalle visiere dei caschi e l’azione, mirata e repentina, sembra assomigliare ad una pesante “bravata” tipica di una baby gang: un’aggressione magari ideata come se fosse una “scommessa” senza porsi minimamente il dubbio della gravità di quanto hanno effettivamente commesso.
BABY GANG
Un episodio che, sempre in una parte di città che era finora rimasta lontana dalle cronache quotidiane che caratterizzano il centro di Mestre e Marghera, va però a sommarsi con i casi delle baby gang segnalate nei mesi scorsi sia a Carpenedo, nella zona di via viale don Sturzo, che al parco della Bissuola.
Nel primo caso un gruppetto di adolescenti aveva iniziato a creare scompiglio attorno al parco Eunice Kennedy nella seconda metà dell’anno scorso, tanto da costringere i residenti ad affiggere manifesti in tutta la strada per lanciare l’allarme; alla Bissuola, invece, è di due settimane fa il caso del gruppetto di ragazzini che aveva fatto esplodere una “bomba” mettendo assieme diversi petardi, con il ferimento di uno di loro.
In questi episodi (ma andrebbero aggiunti anche i vandalismi compiuti a metà gennaio sulle auto degli anziani ospiti del Centro Don Vecchi) l’età dei ragazzini era inferiore a quella, almeno apparente, dei quattro giovani in scooter che venerdì hanno assalito la ventenne in via Bissuola, ma quanto è avvenuto è il segno che anche questa zona della città non può più considerarsi “tranquilla”.