Cavarzere, ragazza picchiata per la strada e "rapita" da un'auto. Il post della testimone: «Se posso aiutarti ci sono»

Sabato 25 Marzo 2023 di Diego Degan
CAVARZERE La caserma dei Carabinieri

CAVARZERE - «Se solo ti arriverà questo post e se posso in qualsiasi modo esserti di aiuto, io sono qua!». È stato con queste parole che la consigliera comunale Heidi Crocco si è rivolta ad una sconosciuta ragazza che, mercoledì pomeriggio, è sta aggredita da un uomo, sotto i sui occhi. Nel post pubblicato su facebook, per far giungere il messaggio a quante più persone possibili, compresa (si spera) la vittima dell’aggressione, Crocco descrive una scena di pura violenza. 
 

TESTIMONE
Siamo in via Gramsci, nei pressi del supermercato Eurospin, un luogo, quindi, in cui diverse persone avrebbero potuto assistere all’episodio. 
«Al lato della strada una ragazza al cellulare – racconta la consigliera - arriva una macchina veloce, una Opel Moka di colore bianco, fatico a vedere la targa perché non sono abbastanza vicina. Questa macchina frena di colpo e ne scende un uomo». 
Nessuna descrizione dell’individuo in questione ma le sue azioni restano ben impresse nelle mente della Crocco. «Afferra la ragazza, la prende a schiaffi in faccia e a pugni in testa la scaraventa dentro all’auto e scappa via!» Il giorno dopo la consigliera scrive il suo post e afferma: «Sono ancora sconvolta da tutto ciò! Non mi do pace per non avere elementi in mano come la targa della macchina o aver riconosciuto uno dei due». Un litigio tra fidanzati- amanti-coniugi? Inaccettabile in ogni caso. Ma c’è anche un’altra possibilità, ovvero che l’uomo fosse un “protettore” della ragazza, al quale lei tentava di sfuggire, magari chiamando in aiuto qualcun altro. In questo caso sarebbe una violenza che si aggiunge ad altra violenza. 
 

LA DENUNCIA
«Sento il bisogno di denunciare questo fatto – aggiunge la Crocco - ma soprattutto mi piacerebbe risalire a questo delinquente» e, non potendolo fare personalmente, si è rivolta alle forze dell’ordine. «Non scrivetemi vai a fare denuncia dai carabinieri, mi sembra ovvio!», dice, rivolgendosi ai potenziali lettori, nella speranza che qualcun altro abbia visto, che ci sia una telecamera che possa aver inquadrato quella macchina e registrato un numero di targa. Nella speranza, infine che quella ragazza si riconosca e trovi il coraggio di rivolgersi, pure lei, ai carabinieri. 
 

FURTO IN CASA
Il destino, comunque, gioca anche strani scherzi: tra i commenti di quanti condividono lo sdegno della Crocco per i fatti su riportati, c’è anche quello dell’assessore alle Pari opportunità Mattia Bernello il quale, nella notte tra martedì e mercoledì, era stato, a sua volta “vittima”, sia pure indirettamente, di un furto. Ignoti ladri, infatti, avevano divelto e portato via dei tubi di grondaia in rame dalla tabaccheria dei suoi genitori, nella frazione di San Pietro. Un “colpo” avvenuto in piena notte, approfittando della giornata di chiusura del vicino bar e riuscito solo a metà. A dare l’allarme, infatti, sono stati i cani, la cui presenza gli ignoti malfattori, non avevano considerato. Sentendo i rumori provocati dall’azione di distacco delle grondaie dagli agganci sul muro, i cani hanno cominciato ad abbaiare furiosamente, svegliando i padroni di casa che hanno acceso le luci per guardare fuori e, in tal modo, hanno fatto scappare i ladri. 
 

EPISODIO ANOMALO
Un furto che stupisce perché le razzie di rame sembrano, ormai, una memoria del passato ma, nello stile di vita di qualche “disperato”, anche il modesto ricavato del furto di un tubo di rame (sostanzialmente privo di rischi, come si evince anche da questo episodio) può far comodo. E anche l’assessore Bernello (che è pure agente di polizia locale a Venezia), dopo la vicenda che lo ha riguardato, ha lanciato un apello ai suoi concittadini: «Prestate attenzione, potrebbero tentare altri colpi». 
 

Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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