VENEZIA - La fotografia ha iniziato a girare nelle chat ieri sera e rappresenta l'ennesimo sfregio a una Venezia che, se da un lato, si raccoglie per chiedere maggiore attenzione a cinquant'anni dalla legge Speciale che avrebbe dovuto salvarla, dall'altra è costretta a fare da spettatrice ad una bravata che questa volta ha inciso sulla vita della città.
NUDO ALL'IMBARCADERO
A segnalarlo anche un rapporto dello stesso marinaio - anch'esso diventato popolare sui social - e che racconta di una "omessa fermata" per colpa di quell'uomo del tutto spogliato e "piazzato sull'uscita per evitare - si legge nel rapporto - che qualcuno tentasse di salire a bordo". L'uomo è stato fotografato ed è possibile che per lui scatti una denuncia e un Daspo urbano non appena si sia conclusa la sua identificazione. Certo è che in un caso simile si può configurare anche l'interruzione di pubblico servizio per aver impedito che il vaporetto si fermasse a San Stae.
Questo mentre da alcuni giorni gira tra calli e campielli un cowboy equilibrista (ne parliamo a pagina 7 dell'edizione nazionale) che si esibisce su ponti o sui cornicioni, prendendo palazzi e monumenti storici come fossero luoghi sui quali farsi notare per le doti da stuntman.
Da poco, poi, si era spenta l'eco del gruppo di youtuber inglesi - identificati e multati dalla polizia locale - che avevano vissuto a Venezia per alcuni giorni trasformando le bellezze della città d'acqua in un luogo nel quale buttarsi dai palazzi, saltare tra una fondamenta e l'altra e poi sfidare le forze di polizia e lo stesso Comune di Venezia una volta identificati e puniti. Dopo di loro, altri due studenti in gita si erano buttati in canale in Riva degli Schiavoni, forse proprio emuli delle prodezze messe sui social dagli youtuber. E l'estate deve ancora iniziare.