Presta per otto mesi l'auto all'amico e si ritrova multe per 15mila euro

Sabato 2 Dicembre 2023 di Fulvio Fenzo
Multe

MESTRE - Prestare l'auto all'amico e ritrovarsi con 115 multe da pagare per un totale di 15mila euro.

E tutte per essere passato nella Ztl tra via San Rocco e via Pio X, con sanzioni accumulate nel giro di qualche mese. Sembra un incubo, ma è quello con cui ora deve fare i conti un 33enne cinese che, ritornato in patria nei mesi scorsi, aveva lasciato le chiavi dell'auto ad un amico italiano consentendogli ovviamente di usarla. Ed ora, purtroppo con poche speranze di vedersi ridotto il conto stratosferico, il 33enne si è rivolto all'associazione dei consumatori mestrina Adico.

RECORD
Quell'amico (ora, forse, un po' meno "amico") è arrivato a collezionare una media di 14 multe al mese, giungendo appunto ad un conto extra large di 15mila euro ora a carico di X.L., cittadino cinese che lo scorso aprile era tornato in Cina per otto mesi, rientrando in Italia solo lunedì scorso. E tanto è bastato all'amico, al quale era stata prestata la vettura, per farsi fotografare dal varco elettronico di via San Rocco, in una delle pochissime Ztl rimaste attive nel centro di Mestre. Ma com'è potuto succedere che per otto mesi nessuno si sia mai accorto di ciò che stava accadendo? «Semplice - rispondono all'Adico alla quale il 33enne cinese si è immediatamente rivolto -, durante la sua permanenza in Cina, le multe gli sono state recapitate a casa nella quale vive con altre persone. E i coinquilini hanno firmato in sua vece le raccomandate consegnate dal postino, mentre in casa si accumulavano anche gli "scontrini" che indicano la presenza di una comunicazione quando nessuno risponde a casa». Tutto è proseguito in questo modo fino al 27 novembre quando X.L. è tornato in Italia e si è ritrovato l'alloggio invaso dalle sanzioni.

SOS ALL'ADICO
Il 33enne è corso all'Adico per valutare eventuali ricorsi, anche se dalla stessa associazione fanno capire che purtroppo le strade da seguire sembrano tutte precluse. «La vicenda ci ricorda i primi tempi della Ztl commenta Carlo Garofolini, presidente di Adico -, cioé quando arrivavano nei nostri uffici automobilisti con pile di multe e la disperazione dipinta sul volto. Non sappiamo se ci sia qualcuno che a quel tempo abbia accumulato più di 115 multe, però a quel tempo esistevano spesso gli estremi per contestarle, soprattutto in relazione a una cartellonistica non adeguata e a una informazione carente. In questo caso, pur continuando a esserci quella dicitura di "varco attivo" che resta assolutamente ingannevole, non troviamo valide ragioni per chiedere l'annullamento parziale o totale delle sanzioni. E, a prima vista, è anche impossibile contestare un difetto di notifica delle raccomandate». La speranza, per Adico e per il 33enne cinese, è dunque solo in un "atto di clemenza" della polizia municipale e del Comune: «Lanciamo un appello affinché valutino le particolari circostanze che hanno maturato questo salasso e le insormontabili difficoltà di onorare il debito - conclude Garofolini -. Speriamo che ci sia qualche stratagemma per venire loro incontro senza rovinargli la vita per una infrazione stradale che è a tutti gli effetti banale».
 

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