Baby bulli sui bus della Mom a Treviso, raddoppiano le guardie: «Troppe aggressioni ai nostri autisti»

Martedì 26 Marzo 2024 di Mauro Favaro
Baby bulli sui bus della Mom a Treviso, raddoppiano le guardie: «Troppe aggressioni ai nostri autisti»

TREVISOMom raddoppia le guardie giurate per fermare le aggressioni. Ai sette vigilantes privati incaricati di sorvegliare le autostazioni, tra Treviso, Conegliano, Montebelluna, Oderzo e Motta, sono state aggiunte altre otto guardie chiamate a salire direttamente a bordo degli autobus e delle corriere. Così i vigilantes salgono complessivamente a 15. «Si tratta di guardie giurate non armate: il loro compito è quello di vigilare e di chiamare le forze dell’ordine in caso di necessità – spiega Corrado Bianchessi, direttore di esercizio di Mom – purtroppo abbiamo registrato un bel po’ di aggressioni. Per autisti e controllori non è facile. Ma stiamo lavorando in modo molto efficace anche in collaborazione con i carabinieri, la polizia locale e il prefetto, che è sempre presente e puntuale nelle risposte». Alcuni sindacati chiedono di “blindare” il posto guida di autobus e corriere per aumentare la sicurezza degli autisti.


LE RICHIESTE 
«Va completamente chiuso – è l’appello lanciato da Danilo Scattolin, segretario Sgb – e gli addetti ai controlli devono viaggiare a gruppi, accompagnati dai vigilantes». Per Bianchessi, però, non si può arrivare al posto di guida “blindato”. «Il conducente è il nostro ambasciatore, il nostro biglietto da visita – sottolinea il direttore – è il nostro punto di contatto più importante con i passeggeri. Se lo chiudiamo, non fa più il suo ruolo». I casi oltre le righe, se non le vere e proprie aggressioni fisiche, purtroppo non mancano. Dal coro inneggiante allo stupro che era stato intonato da un gruppo di ragazzi contro l’autista donna della corriera sulla linea Conegliano-Pieve di Soligo fino ai casi di fine febbraio, da una parte un passeggero che ha preso il braccio di un’autista intimandole di farlo scendere all’altezza della rotatoria di Susegana e dall’altra un operatorie di una società esterna, chiamata a fare dei sondaggi sui bus, preso a spintoni in via Roma a Treviso.

Venerdì scorso, inoltre, nella stessa zona dell’autostazione del capoluogo è scoppiata una rissa tra tunisini che ha portato all’intervento di polizia, vigili urbani e Suem118. Quel che è certo, comunque, è che Mom sta facendo tutto il possibile per correre ai ripari. E i risultati iniziano a vedersi, almeno per quanto riguarda la percezione di sicurezza da parte del personale. Bianchessi lo ha sottolineato anche in occasione del convegno “Strade sicure per tutti” organizzato venerdì scorso dalla Fiab al Sant’Artemio. 


MIGLIORAMENTI 
«I nostri conducenti hanno visto che Mom sta facendo qualcosa – tira le fila – quindi possiamo dire che la presenza dei vigilantes ha migliorato le cose da un punto di vista interno. Rispetto all’impatto esterno, invece, non siamo nelle condizioni di dare una misura». Tradotto: il personale, autisti e controllori, è per lo meno rassicurato quando vede i vigilantes, e questo consente di lavorare con maggiore serenità. Non da ultimo, continuano gli investimenti per rinnovare il parco mezzi acquistando autobus e corriere dotate di telecamere, sia mezzi alimentati a metano che elettrici. Il piano industriale di Mom mette in conto 89,1 milioni di euro, più altri 2,8 milioni per l’innovazione digitale. E giugno negli ambiti urbani di Treviso e Vittorio Veneto si inizierà a sperimentare il nuovo servizio degli autobus a chiamata (al di fuori degli orari di punta). 

Ultimo aggiornamento: 21:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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