Decine di curiosi in visita: il baby Iroso è già una star Foto

Lunedì 27 Luglio 2020 di Pio Dal Cin
Decine di curiosi in visita: il baby Iroso è già una star
VITTORIO VENETO - Iroso compie un anno. L'erede del mulo più longevo d'Italia, scomparso nell'aprile del 2019, ha spento la sua prima candelina assieme alla mamma che non lascia mai, Winie. Lei nata nell'azienda agricola del campione del ciclismo Marzio Bruseghin era stata l'ultima amica del cuore del vecchio mulo, diventato una leggenda tra gli alpini, per aver superato del doppio la soglia di aspettativa di vita di questo quadrupede. Iroso vivendo fino a quarant'anni (120 se paragonati a quelli umani) ha segnato un record, e in occasione del suo quarantesimo compleanno gli fu attribuito il grado di generale dallo stesso presidente della Regione Luca Zaia. «Come tutti i veri alpini, anche il generale Iroso non è morto, è semplicemente andato avanti» aveva commentato alla cerimonia a cui hanno partecipato tra i tanti anche Francesco Introvigne, presidente della sezione Ana di Vittorio Veneto. Per Iroso c'era stata una festa di compleanno con tanto di alzabandiera e fanfara in stile adunata alpina, a Cappella Maggiore, dove viveva accudito da Antonio De Luca e dagli alpini del reparto salmerie. 

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ONORI E FARDELLI
Fu lo stesso Antonio, dopo essersi consultato con gli alpini del reparto, a concedere a Marzio Bruseghin l'onore di far portare il nome di Iroso all'asinello nato nel luglio del 2019. «E' un modo per ricordare Iroso e portare avanti la sua incredibile storia attraverso un erede che si sta dimostrando sveglio e intelligente. Quando Iroso rimase solo alla morte di Gigliola, proposi ad Antonio di affiancargli Winie perché non si sentisse solo». 

Oggi ad Anzano, nella tenuta agricola che Marzio ha iniziato a coltivare a vigneto nel 2004, ci sono 33 asinelli, ognuno con il proprio nome e il proprio carattere. Aiutano Marzio, mamma Bruna, papà Corrado e la sorella Sabrina nella gestione dei sei ettari di vigneto.

«Da quando il Gazzettino ha pubblicato la storia del piccolo Iroso, sono in tanti i curiosi che sono saliti fin quassù per vederlo. Lui si comporta come una star di Hollywood. Sembra una battuta ma vi garantisco che sembra rendersi conto che la gente viene apposta per lui».



VIZIATO E COCCOLATO
«E' un mammone viziatello -aggiunge Sabrina, la sorella di Marzio- Quando vede gli altri asini correre per mangiare del pane vecchio o qualche altro avanzo di cui sono ghiotti, si tiene in disparte per aspettare che arrivi mamma Bruna con una brioche o qualcosa di dolce. È un asinello che non si allontana mai dalla mamma che per mesi è stata vicina al mito Iroso. E' bello per tutti oggi sapere che l'eredità' di Iroso continuerà nel tempo, come un bel sogno, come un Amets come dicono i Baschi nella loro lingua, e come Marzio Bruseghin, stella del ciclismo Veneto ha voluto chiamare il vino che produce quassù».

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