Porto Viro. La compagna lo lascia, lui si presenta sotto casa sua con una mazza da baseball e tenta di sfondare la porta: arrestato

Venerdì 1 Marzo 2024 di Francesco Campi
Porto Viro. La compagna lo lascia, lui si presenta sotto casa sua con una mazza da baseball e tenta di sfondare la porta: arrestato

PORTO VIRO (ROVIGO) - La compagnia lo ha piantato ed è tornata a vivere a casa dei suoi genitori. Lui ha pensato bene di presentarsi davanti al portone della loro abitazione nel cuore della notte impugnando una mazza da baseball e di iniziare a vibrare colpi quasi la volessero sfondare ed entrare all'interno. Una reazione violenta che non ha certo giovato all'eventuale ripensamento della sua ex convivente, non solo ancor più decisa a chiudere definitivamente la relazione, ma anche terrorizzata dalla situazione che si è venuta a creare. All'interno della casa, infatti, le mazzate contro la porta hanno fatto calare un silenzio irreale e serpeggiare un vero e proprio terrore. Terrore comunicato insieme a una breve ma eloquente spiegazione al centralino del 112, che ha fatto partire subito una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Adria.

L'INTERVENTO

É successo nella notte fra martedì e mercoledì e, quando i carabinieri sono arrivati ​​sul posto, hanno trovato ancora lì l'uomo con la mazza in mano e in preda al suo raptus di rabbia. Una rabbia che, invece di placarsi con l'arrivo degli uomini in divisa si è indirizzata nei loro confronti. L'uomo, infatti, ha iniziato a inveire contro i militari, insultandoli, minacciandoli e cercando anche di colpirli. Sul posto è intervenuta anche una seconda pattuglia ei quattro carabinieri sono riusciti a bloccare l'uomo, un 38enne, italiano, residente a Porto Viro, che è stato arrestato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, ma chiamato a rispondere, sempre in ipotesi accusatoria , anche di maltrattamenti.

VIA DAL POLESINE

Nella tarda mattinata di mercoledì, poi, l'uomo è comparso per la direttissima davanti al giudice che ha convalidato l'arresto e, in vista della prossima udienza, ha emesso nei suoi confronti, così come era stato richiesto dalla Procura di Rovigo, la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Rovigo, ovvero la proibizione ad entrare sul territorio polesano senza l'autorizzazione del giudice.

Un fatto purtroppo molto simile a quello avvenuto domenica pomeriggio in piazza Giuseppe Mazzini a Occhiobello, dove un 26enne di Stienta ha prima aggredito la compagna, poi, nonostante fossero intervenuti i carabinieri, è entrato in un bar per aggredire una persona che si trovava dentro il locale e, infine, se l'è presa anche con i carabinieri, che l'hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Il tutto mentre fra una settimana, l'8 marzo, sarà celebrata la Giornata internazionale della donna, momento nel quale è sempre necessaria anche una seria e profonda riflessione sulla piaga delle violenze di genere, che continuano ad essere terribilmente ricorrenti. Perché dietro a questi due episodi avvenuti a pochi chilometri di distanza nel giro di tre giorni, caratterizzati entrambi da esplosioni di ira incontrollata e violenta, che si è rivolta poi anche nei confronti dei carabinieri intervenuti, la matrice principale rimane sempre la violenza di genere.

Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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