Porto Tolle. Il ritorno del granchio blu: pescati 1.800 chili di esemplari nel Delta del Po solo nella prima giornata di sole a febbraio

Martedì 20 Febbraio 2024 di Anna Nani
le casse conferite di granchi blu raccolti

PORTO TOLLE (ROVIGO) - Ben 1.600 chili di esemplari maschi più 200 chili di femmine. Non si tratta della pesca miracolosa, ma della raccolta di granchi blu consegnata dai pescatori del Delta al Mercato ittico di Pila solo nella giornata di ieri. «Questo è il risultato della prima giornata di sole e siamo solo a febbraio - commentano i pescatori allarmati da un’emergenza senza fine -.

Cosa serve seminare se non siamo ancora usciti dall’inverno e siamo già così?».

La preoccupazione è massima, da 8 mesi le cooperative afferenti il Consorzio pescatori del Polesine di Scardovari invocano lo stato di calamità supportati dalle istituzioni ai vari livelli, di cui però non vi è traccia, nonostante l’emendamento alla legge di Bilancio con cui è stata modificato il decreto legislativo 102 del 2004 estendendo alle imprese e ai consorzi della pesca e dell’acquacoltura gli interventi compensativi previsti in favore delle imprese agricole e zootecniche. 

VIVIFICAZIONE LAGUNE

Nel frattempo ieri nella sede del Consorzio di Bonifica del Delta del Po si è tenuto il primo tavolo di coordinamento finalizzato alla pianificazione degli interventi per la vivificazione degli ambiti lagunari deltizi. «Sono 14 milioni di euro che rientrano nell’Accordo per la coesione siglato tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia lo scorso novembre a Verona - commenta l’assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari -. Si tratta di uno stanziamento a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, risorse che investiamo nella difesa della natura e biodiversità delle nostre lagune del Delta del Po. L’intervento di vivificazione che andremo a pianificare è finalizzato alla riattivazione degli scambi d’acqua con il mare: si tratta di un intervento di grande importanza e richiesto dal mondo della pesca e reso ancora più necessario in questo momento difficile per l’intero settore che si trova a fronteggiare l’emergenza granchio blu».

Insieme a Corazzari pure il collega di giunta Federico Caner che si sono confrontati con i tecnici del Consorzio di Bonifica nonchè dei Consorzi e le Reti delle imprese di pesca professionale ed acquacoltura operanti nelle Lagune Delta del Po. «Ringrazio il collega Caner, titolare della delega sui fondi di coesione e all’agricoltura per il prezioso sostegno - continua l’assessore alla pesca -. L’incontro di oggi è il via a un percorso condiviso con tutti gli attori del mondo ittico per rilanciare le nostre lagune. Si tratta di mettere a frutto un importo consistente ed è pertanto fondamentale una attività di coordinamento che faccia emergere le esigenze di tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo è lavorare assieme programmando gli interventi infrastrutturali da realizzare nei prossimi anni».

Un ottimo risultato anche per Caner che ha sottolineato l’importanza dei lavori di vivificazioni richiesti da tempo e da più voci del comparto ittico deltino per ridare ossigeno alle lagune: «Trovo doveroso dare una risposta all’emergenza che ha colpito negli ultimi mesi il mondo della pesca veneta, eccellenza a livello nazionale. L’intervento di vivificazione degli ambiti lagunari del Delta del Po servirà a garantire la salvaguardia degli ecosistemi deltizi, compatibilmente all’aumento della produttività e dell’occupazione nell’ambito delle attività della pesca, della mitilicoltura e del turismo sostenibile».

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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