Il sogno olimpico delle Dolomiti sfuma? Luca Zaia non ci sta e annuncia "battaglia": «Posso fin d’ora affermare – spiega il presidente del Veneto - che lavoreremo e ci batteremo a testa bassa affinché il nostro dossier sia valutato con lo scrupolo e l’attenzione che si deve a un contesto che è simbolo della montagna e della natura in tutto il mondo. Non siamo qui per fare la guerra a nessuno, ma non abbiamo alcun timore a confrontarci con chicchessia». Il dossier del Veneto, però, al Coni deve ancora arrivare: «Non mi stupisce che si parli di Milano e Torino quali candidate a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, anche perché, al momento, quelle giunte dalle due città sono le uniche manifestazioni d’interesse – cioè la richiesta di un territorio di essere valutato dal Cio – ad essere state formalizzate».
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«La data per la presentazione delle manifestazioni d’interesse – ricorda Zaia - è il 31 marzo, e per quella data confermo che sarà presentata la manifestazione d’interesse, con Cortina capofila, del complesso Dolomiti – Unesco a ospitare le Olimpiadi invernali, a 70 anni dallo svolgimento del 1956, e nei termini concordati con i colleghi Presidenti del Trentino, Ugo Rossi, e dell’Alto Adige, Arno Kompatscher».
«Un complesso – sottolinea il Presidente del Veneto - che può vantare infrastrutture già esistenti, moderne e ai massimi livelli tecnici, tanto da essere ogni anno protagoniste delle più importanti manifestazioni degli sport della neve, a cominciare dalla Coppa del Mondo di Sci, ciò che le rende sostenibile ed ecologico, senza inutili colate di cemento.
Dolomiti escluse. Zaia annuncia: «Ci batteremo a testa bassa»
Giovedì 29 Marzo 2018Parliamo di 1.300 chilometri di piste, di centinaia di impianti di risalita, di comprensori e caroselli che già riuniscono Veneto, Trento e Bolzano nel Dolomiti Superski, di piste da fondo di alta tecnicità e spettacolarità ambientale, come quelle dell’Altopiano di Asiago».