Spaccio e prostituzione, c’è un mondo sommerso anche a Pordenone. Telegram è il punto di contatto

Nel raggio di 500 metri dal centro decine di profili "sospetti" in chat

Domenica 24 Marzo 2024 di Marco Agrusti
foto d'archivio

PORDENONE - Non è vero che Pordenone in questo caso è un paese e non una città. Lo è forse il fatto che nel capoluogo del Friuli Occidentale certi fenomeni si manifestano più tardi rispetto alla velocità dei cambiamenti che caratterizza i grandi centri. Ma non è detto che non arrivino. E soprattutto che attività più o meno illecite (alcune del tutto) non si siano già trasferite almeno in parte sul web, in un mondo molto più sfuggente rispetto a quello della “strada”. È il caso dello spaccio delle sostanze stupefacenti e della prostituzione. Due fenomeni che anche a Pordenone stanno prendendo piede sulla nota applicazione per la messaggistica Telegram


COSA SUCCEDE

C’è un mondo sommerso anche a Pordenone. Ed è a portata di un clic sullo schermo touch di uno smartphone. Un universo talmente oscuro che anche chi commette manifestamente reati sembra sentirsi più al sicuro rispetto a quanto accade nei canali tradizionali.
Il “gioco” è semplice. Basta entrare su Telegram e scegliere la funzione “trova persone vicine”, ovviamente lasciando accesa la funzione di geolocalizzazione. A quel punto la chat automaticamente andrà a “scovare” tutti i contatti iscritti a Telegram che si trovano nel raggio di 500 metri rispetto alla persona che ha avviato la ricerca. Basta questa semplice azione per ritrovarsi a contatto con il mondo sommerso a cui si faceva riferimento. 
E la ricerca parte dagli stupefacenti. Qualche grammo di marijuana? Sarebbe il meno. In realtà il campionario che “offrono” gli utenti in chat trovati nel raggio di 500 metri a Pordenone è molto più vasto.

Un vero e proprio “supermercato” virtuale. I profili “sospetti” in realtà non si nascondono nemmeno. Anzi, forti del fatto che proprio Telegram sembra essere una delle applicazioni più difficili da tracciare per varie ragioni, si fanno della vera e propria pubblicità. 


IL VIAGGIO

Qualche esempio: da dove scriviamo, cioè in pieno centro città, la ricerca delle persone vicine fornisce una lunga lista di risultati. Ci sono persone note, pordenonesi comuni, attività commerciali. E fin qui tutto normale. Poi scorrendo l’elenco ecco un primo profilo: si chiama “Dealer” e poi il nome proprio. L’immagine del profilo non lascia spazio a dubbi: fiori di marijuana, Viagra e funghi allucinogeni. Il tutto con a fianco l’immagine di un pacco. Come a lasciar intendere: disponibile per le spedizioni. Una truffa? Non è dato saperlo. Di certo non siamo nel perimetro della legalità. 
Un’altra utente, oltre ai suoi servizi più o meno personali, offre apertamente erba (non quella del giardino) e coca cola, ma in quest’ultimo caso non si tratta della nota bevanda. E ancora il profilo “Mdma”, che riprende il nome più moderno dell’ecstasy. Anche qui zero spazio per i dubbi o i doppi sensi: il profilo è un campionario degli stupefacenti. C’è in vendita anche la droga dello stupro e campeggia perfino una pistola. 


L’ALTRA FACCIA

Parallelamente a quello delle sostanze stupefacenti, c’è un altro mercato “nero” che spopola anche a Pordenone sulla chat di Telegram. In questo caso, però, la concorrenza è forte, perché da decenni i siti di annunci sono arrivati prima. Pure la prostituzione, però, adesso si sposta online, con profili pronti ad offrire qualsiasi prestazione con tanto di prezzario. La scelta in questo caso è molto più ampia, perché solamente in centro a Pordenone compaiono almeno dieci contatti con fotografie eloquenti ed informazioni che lo sono altrettanto
Un mondo sfuggente, difficile da monitorare e da tracciare. Molto spesso, come avviene in altri centri, chi sceglie le chat per spacciare oppure prostituirsi non si ferma mai troppo in un singolo luogo. È anche a causa di questo fatto che il controllo diventa un’impresa complicatissima anche per i protagonisti più esperti della lotta all’illegalità. 

Ultimo aggiornamento: 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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