Cao Malnisio, il poligono finisce sul tavolo della Procura: «Inquinamento a livello allarmante»

Sabato 16 Marzo 2024 di Lorenzo Padovan
Il poligono di Cao Malnisio nel mirino di Legambiente

AVIANO - Approda in Procura a Pordenone, attraverso un esposto del Circolo Prealpi Carniche di Legambiente, la questione dell'inquinamento del poligono Cao Malnisio. Non solo: è stata presentata denuncia al comando Carabinieri tutela per l'ambiente, con sede a Roma, e al Nucleo operativo ecologico di Udine. A loro è stato chiesto, "l'accertamento degli illeciti in violazione della normativa in materia di rifiuti e di procedere alla verifica della presenza di elementi inquinanti, in particolare di piombo e altri metalli pesanti". «Sono passati più di tre anni da quando abbiamo cominciato a denunciare la situazione non più sostenibile della presenza del Poligono sui nostri territori, prima come singoli gruppi, confluiti poi nella costituzione del Comitato PoligoNo - si legge in una nota -.

Lo abbiamo fatto dalla fase preliminare alla definizione del nuovo disciplinare d'uso, approvato poi nel 2021, con il sostanziale consenso dei sindaci e amministratori comunali di Montereale e Aviano».

L'EVIDENZA
Da allora, secondo l'associazione, è stata evidenziata più volte, con analisi autonome del terreno, volantinaggi, assemblee pubbliche, escursioni la pesante situazione riguardante, dopo 70 anni di esercitazioni, l'inquinamento da metalli pesanti, l'abbandono di munizionamento bellico sul territorio montano, la devastazione dei prati stabili dell'area pedemontana, l'impedimento alla fruizione dei sentieri storici e delle casere, il superamento dei limiti acustici e disturbo della quiete pubblica, la violazione dei limiti all'uso delle armi nelle vicinanze dei centri abitati, l'incremento del tipo di armamento e ampliamento delle aree di sgombero, l'utilizzo da parte dell'esercito statunitense e aumento della militarizzazione del territorio. «La scorsa estate - ricorda Legambiente - abbiamo avviato una petizione popolare, ancora in corso, per chiedere ai sindaci di Montereale ed Aviano di avviare un percorso partecipato, che coinvolga i cittadini e le associazioni, finalizzato alla realizzazione di un progetto per la tutela e la valorizzazione del territorio in cui insiste il poligono con le relative aree di sgombero, allo scopo di segnalare alle autorità l'inderogabile necessità di bonificare e dismettere il poligono stesso».

LA LETTERA
Lo scorso autunno, è stata inviata una lettera a tutti gli enti che hanno competenza e responsabilità sulla gestione delle criticità ambientali del territorio, chiedendo se sono mai state eseguite analisi sul terreno delle aree del poligono dove si svolgono le esercitazioni militari al fine di verificare la presenza di elementi inquinanti quali il piombo e altri metalli pesanti; se sono rispettati gli obblighi della tenuta di un registro delle attività, l'obbligo delle attività di bonifica e se la Regione ha istituito un osservatorio ambientale regionale sui poligoni militari a cui il comandante del poligono trasmette le risultanze del piano di monitoraggio ambientale. «Dopo mesi, l'unica risposta è giunta dal Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della direzione centrale difesa dell'ambiente della Regione - si conclude la cronistoria degli ambientalisti - che ci informa che dall'Amministrazione della Difesa non risultano segnalazioni di potenziale contaminazione per il poligono di Cao Malnisio. E in relazione all'istituzione dell'Osservatorio regionale sui poligoni militari ci comunica che nonostante diversi incontri tra enti, personale militare ed esperti informatici, non è stato ancora possibile istituirlo a causa di carenze di coordinamento a livello nazionale». Ritenendo che questo "responso" sia «una vera e propria presa in giro, e considerando l'inadempienza di tutti gli altri enti coinvolti nella loro funzione di applicazione delle leggi dello Stato e nella tutela della salute dei cittadini e protezione dell'ambiente», la scelta dell'esposto.
 

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