Pordenone. Pestaggio selvaggio in stazione per un rimprovero ai ragazzi: «Uno mi è saltato sulla schiena». Salvato da un militare

Venerdì 19 Gennaio 2024 di Cristina Antonutti
Pordenone. Pestaggio selvaggio in stazione per un rimprovero ai ragazzi

PORDENONE - Picchiato per un rimprovero. Il dipendente dell’impresa di pulizie che si occupa della stazione ferroviaria se l’è vista davvero brutta l’altra sera. È stato dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di un mese: spalla fratturata, lividi in testa e nel resto del corpo causati da pugni e calci. Durante la notte non è riuscito a chiudere occhio per i dolori, forse anche perché ha realizzato che le conseguenze del pestaggio potevano essere ben peggiori.

Il rimprovero ai ragazzi

Sessant’anni, residente a Pordenone, era a fine turno. Aveva fatto l’ennesimo di giro in stazione per svuotare cestini, raccogliere mozziconi di sigaretta e carte lasciate sui pavimenti. Quando vicino ai bagni due giovani hanno rotto delle bottiglie di birra, si è lamentato.

La reazione è stata inaspettata. È lui stesso a raccontare: «Andate via o chiamo la polizia, ho detto. Mi sono reso conto del pericolo e sono andato verso la biglietteria».

A quel punto, vicino alle scale uno dei ragazzi mi è saltato sulla schiena, cadendo mi sono rotto una spalla, lui continuava a colpire con pugni sulla testa e poi calci

Pestaggio feroce


Il giovane era una furia. «L’altro ragazzo cercava di farlo desistere», continua la vittima. Poi è intervenuto un 36enne, militare dell’Esercito, che stava aspettando la compagna in arriva con il treno. «Che cosa stai facendo?», ha gridato all’aggressore tentando di separarlo dal sessantenne ancora a terra. Forse è proprio in quel momento l’aggressore si è distratto e l’addetto alle pulizie ne ha approfittato per cercare riparo in biglietteria, dove c’era ancora personale di Trenitalia in servizio. «Ho cercato di difendermi - spiega -. Ma con la spalla rotta ho perso le forze. Non era mai successa una cosa del genere in stazione, ci sono tanti ragazzi che creano disturbo, ma io non ci faccio caso». Il pensiero va alle aggressioni sempre più numerose nei confronti del personale del pronto soccorso, degli autisti dell’autobus o dei capotreni. «È preoccupante... adesso è toccato anche a me», mormora.



Identificati i due giovani

L’altra sera in stazione c’erano due pattuglie della Squadra Volante: una si è concentrata al binario 1, dove è avvenuta l’aggressione, l’altra ha perlustrato la città. Due giovani, da quanto si è appreso, sono stati identificati: uno sarebbe l’autore del pestaggio. Ma saranno adesso disposti ulteriori accertamenti per ricostruire l’episodio.

Telecamere e misure di sicurezza

Non saranno di grande aiuto le telecamere. La stazione ferroviaria, infatti, non è attrezzata con videosorveglianza né sui binari né all’interno della struttura. L’unica telecamera è puntata sul parcheggio interno. Al momento sala d’attesa e stazione sono aperte tutta la notte, ma entro breve anche a Pordenone la struttura verrà chiusa nelle fasce orarie in cui non circolano i treni. Un accorgimento già adottato, per motivi di sicurezza e decoro, nelle principali stazioni del Friuli Venezia Giulia. A Pordenone si chiuderà da mezzanotte e mezza alle cinque del mattino non appena verrà aggiustata una porta automatica che ha un sensore guasto.


LE REAZIONI


L’aggressione dell’altra sera, avvenuta verso le 20.30, poco dopo il passaggio del treno diretto a Udine, ha creato molta preoccupazione tra le persone che lavorano in stazione. A quell’ora gli uffici della Polfer sono già chiusi e la stazione non ha un presidio di polizia. «Ci aggrediscono verbalmente, specie i ragazzi albanesi, che hanno sempre il coltello appresso - racconta Vincenzo G., anche lui dipendenti della Must, la ditta che si occupa delle pulizie - Il mio pensiero va al collega, penso che avrebbe potuto ferirlo con i cocci della bottiglia rotta e le conseguenze sarebbero state ben più gravi».

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci