Padova. Ex Configliachi, lo stabile è nel degrado da anni. Tre persone morte per un fuoco acceso

Da istituto per non vedenti a casa di riposo, da tempo è un luogo di riparo per sbandati

Lunedì 8 Gennaio 2024 di Serena De Salvador
Padova. Tre morti all'ex Configliachi, lo stabile è nel degrado da anni.

PADOVA - Un grande edificio, diviso in più parti, la cui facciata fu progettata in stile razionalista negli anni Trenta dall'architetto Quirino De Giorgio. Un rinomato istituto per non vedenti prima, una casa di riposo poi. Infine l'abbandono e il dilagare del degrado. L'ex Configliachi è da tempo noto come luogo di riparo di sbandati.

Una sacca di degrado di cui a più riprese residenti, comitati e Consulta di quartiere ne hanno chiesto la sistemazione. A più riprese porte e finestre sono state murate, i cancelli sbarrati, le recinzioni ripristinate. Decine sono stati i blitz della questura e della polizia locale. Ma lo scenario è sempre lo stesso: lo specchio di un degrado abissale a pochi metri dal passaggio del tram, da una delle pasticcerie più rinomate della città, da una zona su cui il Comune sta investendo milioni in opere di recupero. Nella parte di sua competenza si inizierà ad aprile. In quella retrostante (dove sono avvenuti i decessi e ancora di proprietà dell'Istituto Configliachi) si attende l'acquisto da parte della Provincia, previo via libera della Regione. Oggi, dopo una tragedia che ha superato ogni precedente legato a questo luogo, la polemica torna a infiammarsi.

LA STRUTTURA EX CONFIGLIACHI

Dal 2022 la parte della facciata appartiene al Comune e ad aprile partirà la riqualificazione. La parte posteriore, in disuso dagli anni Novanta e costruita trent'anni prima, appartiene ancora al Configliachi e da tempo la Provincia di Padova vorrebbe acquisirla per installarci la succursale di un liceo cittadino. Un'opera che oggi sembra lontana anni luce, perché il passaggio dall'Ipab alla Provincia si è arenato senza l'autorizzazione alla vendita da parte della Regione (da cui dipendono gli Ipab-Istituti pubblici di assistenza e beneficenza) su uno scontro di perizie per stabilire il valore dell'immobile. «Seguo da tempo la vicenda e ho spesso interagito con gli uffici regionali che devono dare il via libera - ha dichiarato Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale -.

Credo che sia opportuno adesso agire nel più breve tempo possibile per sbloccare la situazione».

 

IL DEGRADO

Per il momento in via Reni restano solo mattoni rossi, infissi murati, impalcature per evitare crolli. Sbirciando dalle grate al pianterreno si viene investiti da un odore nauseabondo mentre dalla penombra emergono pile di rifiuti. «Sogniamo il giorno in cui vedremo arrivare le ruspe e gli operai - ha commentato laconico Carlo Forner, presidente della Consulta 2 Nord che rappresenta l'Arcella, il quartiere più popoloso e multietnico di Padova -. La situazione del Configliachi è nota da anni. Dopo lo smantellamento del cosiddetto Bronx di via Anelli (l'ex complesso Serenissima, ndr) il nostro quartiere ha vissuto molti fenomeni di degrado, dalla zona di Galleria San Carlo al Borgomagno, solo per citarne due. Oggi le dinamiche, soprattutto di spaccio, sono mutate, ma non sparite. Semplicemente si adattano. Sono anni che sentiamo tante belle parole sul recupero del Configliachi. Adesso siamo arrivati a dover assistere alla morte di tre ragazzi. Se non sarà questo a poter sbloccare qualcosa, non so davvero che altro potrà farlo». 

Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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