Il ricordo di Desy 5 anni dopo l'omicidio, la mamma Barbara: «È un dolore disumano tornare in questo quartiere»

Cerimonia a Roma alla vigilia del processo in Cassazione

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Marco Cusumano
Il ricordo di Desy 5 anni dopo l'omicidio, la mamma Barbara: «È un dolore disumano tornare in questo quartiere»

Era il 19 ottobre 2018 quando Desirée Mariottini fu trovata senza vita in un palazzo abbandonato in via dei Lucani, nel quartiere popolare di San Lorenzo a Roma.

La sedicenne di Cisterna di Latina era stata violentata e drogata da un gruppo di stranieri che la lasciarono morire, impedendo a chiunque di chiamare i soccorsi.

«Meglio lei morta che noi in galera» dissero quella sera. Una frase che tormenta ancora oggi chi ha conosciuto e amato Desirée. I due processi già conclusi hanno infatti appurato che sarebbe bastata una telefonata al 112 per salvare la vita alla giovanissima ragazza di Cisterna.

Ieri a Roma è stata organizzata una cerimonia in sua memoria davanti al luogo dell'omicidio e poi al Parco delle Stelle, in largo Settimio Passamonti. "Quando una stella cade un desiderio si avvera?" è il titolo scelto dai ragazzi delle associazioni di quartiere che hanno accolto il sindaco Roberto Gualtieri e le persone più vicine a Desy.

«È un dolore disumano tornare in questo quartiere dove cinque anni fa Desirée mi è stata portata via - ha detto la mamma della ragazza, Barbara Mariottini - ma oggi vedendo i giovani e i loro sorrisi penso che ci sia ancora speranza. Il mio augurio sincero è che le cose possano cambiare qui e ovunque, un bacio a te lassù».

«Siamo qui per ricordare Desirée - ha detto il sindaco Gualtieri - e per dire il nostro no alla violenza sulle donne e ai femminicidi, ma anche a presentare tanti progetti su San Lorenzo, da quello di via dei Lucani al lavoro straordinario dell'associazione dei giovani che qui sta riqualificando questo parco a largo Passamonti, a tanti altri interventi come la pedonalizzazione di piazzale del Verano. Siamo al lavoro per fare di San Lorenzo un quartiere bellissimo, vivo, animato ma sicuro, riqualificato e polo pulsante di una città più vicina alle persone».

«Questa giornata - ha affermato la presidente del II Municipio Francesca Del Bello - deve restituire senso di speranza. Oggi usciamo fuori anche dai confini rispetto a cinque anni fa, è importante la presenza qui del sindaco di Cisterna di Latina. Io ricordo che quando apprendemmo di via dei Lucani dissi che mi sentivo moralmente responsabile di quanto accaduto. Quello che accadeva su via dei Lucani lo avevamo più volte rappresentato anche alle forze dell'ordine. Ricordo che nel buio di quel momento fummo travolti anche dai fari della stampa. Fu un momento difficile da vivere e anche da superare. La giornata di oggi - ha concluso Del Bello - restituisce un senso e una modalità pratica per dare a tutte e tutti una speranza di rinascita»

DELEGAZIONE DI CISTERNA

Presenti anche il sindaco di Cisterna Valentino Mantini e l'assessora Maria Innamorato. «Manifestazioni come questa - ha detto il sindaco - ci spingono ad andare avanti come hanno detto i ragazzi di San Lorenzo. Abbiamo avuto l'occasione per ricordare e rafforzare l'importanza delle politiche dell'inclusione affinché il sacrificio di Desirée non sia stato vano. Ci stringiamo attorno alla famiglia Mariottini, alla madre Barbara, alle zie Serena e Michela, assessora della giunta comunale, e ai nonni Ottavio e Patrizia, a nome di tutta la nostra comunità».

Ieri a Cisterna è comparso uno striscione per Desirée, mentre domani si aprirà il processo in Cassazione per i quattro stranieri condannati: Mamadou Gara e Yousef Salia (ergastolo), Brian Minthe (27 anni) e Alinno Chima (24 anni e 6 mesi).

© RIPRODUZIONE RISERVATA