VICENZA - E durato 50 minuti - dalle 18.26 alle 19.16 - l'intervento del premier Matteo Renzi che questa sera ha fatto tappa al teatro comunale di Vicenza nell'ambito del tour in Veneto che l'ha visto nel pomeriggio a Verona e successivamente a Mestre. Il presidente del consiglio ha concluso il suo "show", tra gli applausi, con queste parole: «Non voglio restare aggrappato alla poltrona a vivacchiare, come hanno fatto tanti altri politici. Non sono capace, non è cattiveria, non sono capace di stare dalla mattina alla sera a fare gli acccordi, a discutere e a vivere nei veti».
A Vicenza Renzi si è detto fiducioso sull'esito del referendum del 4 dicembre. «Io mi fido dei miei compagni, perché per me la politica non è fare gol, ma può essere più semplicemente fare il passaggio giusto», ha sottolineato Renzi, facendo vedere uno spezzone dell'ex calciatore Cantona, nel film che racconta la sua vita.
All'esterno del teatro comunale città blindata con un centinaio tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani. Una manifestazione di protesta, con una cinquantina di esponenti di varie fazioni, è andata in scena in via Bonollo: il gruppo doveva manifestazione in piazzale del Mutilato, ma poi sono venuti avanti a piedi e fermati all'altezza dell'arco delle mura cittadine, a circa 70-80 metri dal teatro, mentre nel frattempo era stata bloccata alla viabilità un tratto di via Mazzini. Tra gli striscioni esposti uno, firmato da #Vicenzasisolleva diceva "Cacciamo il Governo delle grandi opere, noi votiamo no". Su un altro si poteva leggere "No! Democrazia è il popolo che elegge i senatori" e su un altro ancora "C'è chi dice No". Numerose anche le bandiere, tra cui quella dei "No dal Molin".
