Venti “buchi neri” in cerca di rilancio, ma serve un patrimonio: 48 milioni

Martedì 29 Novembre 2016 di Roberto Cervellin
L'area dell'ex Centrale del latte è dismessa da anni

VICENZA - Ex Centrale del latte, i parchi dell'Astichello e dell'ex colonia Bedin Aldighieri, ex Zambon, ex Valbruna. Le aree degradate di Vicenza in cerca di rilancio. Sono almeno una ventina i “buchi neri” in attesa di riqualificazione. Lo certifica un documento del comune in cui sono indicate le zone «caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale». Documento che parteciperà a un bando statale destinato a sostenere i progetti di sviluppo dei quartieri.

Le aree in lista d'attesa

 

Il costo tuttavia è proibitivo: 48 milioni di euro. Di questi, spiega palazzo Trissino, 17 milioni sono da ammettere al finanziamento, 4,7 milioni sono già coperti e il resto, cioè 26 milioni, a carico dei privati. Un libro dei sogni? «Gli interventi per il riordino urbano delle periferie vanno attuate senza ulteriore consumo di suolo», commenta l'assessore alla progettazione e sostenibilità Antonio Dalla Pozza. Diversi gli obiettivi: la manutenzione degli spazi pubblici, il potenziamento dei servizi, la mobilità sostenibile. Tradotto, si punterà su tre filoni: parchi, aree dismesse e piste ciclabili.

In pole position, siti in cerca di destinazione d'uso come l'ex Centrale del latte di San Bortolo, l'ex Domenichelli di via Torino, via Cengio, via Da Pordenone e strada dei Molini. «Si tratta di luoghi che la città conosce bene perché strategici nel completamento del sistema urbano - conclude l'assessore -. Oggi sono purtroppo inaccessibili, abbandonati o sottoutillzzati in quanto difficili da interpretare e costosi da recuperare».

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