Unione civile tra amici non amanti,
«Critiche dei gay? Risponderemo»

Venerdì 18 Novembre 2016 di Vittorino Bernardi
Gianni Bertoncini e Piero Principe. L'assessore Anna Donà celebra la loro unione civile, la prima tra non gay
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SCHIO – L'unione civile più popolare del momento diventa segretissima: silenzio totale su orario e luogo della cerimonia. Sabato  a palazzo Garbin l’assessore Anna Donà celebrerà la prima unione civile a Schio, sulla base degli articoli della legge Cirinnà, per unire il 56enne Gian Ranieri (detto Gianni) Bertoncini e il 70enne Piero Principe che vivono assieme come fratelli da 15 anni per farsi compagnia e dividere le spese di gestione della casa in regime di separazione dei beni e in camere separate.

La cerimonia sarà celebrata alle 12 in municipio come inizialmente fissato, la coppia vuole comunque evitare l’assembramento di curiosi e giornalisti.
 

 

Il primo caso certo in Italia di unione civile tra due uomini conviventi non amanti, ma semplicemente amici, ha provocato un clamore nazionale perché i due si uniranno in base alla legge Cirinnà che consente al coniuge supersite di godere della pensione di reversibilità. Gianni (musicista e insegnante di musica) e Piero (pensionato) sono sinceri nelle loro dichiarazioni: «La legge Cirinnà lo consente e così intendiamo tutelarci dal momento che è possibile farlo». Piero Principe alla vigilia dell’unione con Gianni Bertoncini, pur emozionato, mantiene un riserbo assoluto sia sull’orario della cerimonia («Decideremo l’ora all’ultimo momento») sia alle critiche da parte delle associazioni gay di fare i furbi per sfruttare la reversiblità: «Ribatteremo alle critiche la prossima settimana». Il riserbo è massimo anche da parte dell’assessore Anna Donà che celebrerà l’unione civile: «Non entro nel merito, quello che conta sarà ciò che Gianni e Piero dichiareranno alla mia presenza».

Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 14:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA