SCHIO – Alle 12 di sabato 19 novembre a palazzo Garbin l’assessore a turismo e sviluppo economico Anna Donà celebrerà la prima unione civile a Schio, sulla base degli articoli della legge Cirinnà.
Sarà tra due uomini, conviventi non amanti ma semplicemente amici che dal 2005 vivono a Santorso, ognuno con i propri spazi in casa. Non sono gay il 56enne Gian Ranieri (detto Gianni) Bertoncini e il 70enne Piero Principe che vivono assieme come fratelli da 15 anni per farsi compagnia e dividere le spese di gestione della casa in regime di separazione dei beni e in camere separate.
Sarà un’unione civile unica nel suo genere, perché tra semplici amici, possibile per la legge Cirinnà che consente l’unione civile tra due individui semplicemente legati da reciproca assistenza, materiale e morale. «Ci siamo conosciuti in Croazia, in un periodo di ferie – spiega Piero Principe – e tra noi iniziò una normalissima amicizia. Al tempo ero ristoratore ad Avellino e Gianni mi propose di salire a Schio per gestire un agriturismo nelle colline circostanti e accettai perché l’affare sembrava allettante, ma poi saltò perché il titolare tirò troppo sul prezzo. Svanita la trattativa Gianni mi propose ospitalità da lui a Schio e accettai».
Così iniziò la vostra convivenza che continua a oggi e sabato sarà celebrata in municipio a Schio. «La legge lo consente e intendiamo tutelarci dal momento che è possibile farlo, da parte mia con profonda riconoscenza. Tre anni fa sono stato operato da un brutto male e Gianni mi è stato vicino e di grande conforto. Sono anziano e un domani Gianni potrà beneficiare così della reversibilità della mia pensione: lo merita».
All’ufficio Anagrafe di palazzo Garbin i due amici hanno espletato le pratiche necessarie per celebrare la loro unione civile di sabato alle 12. Gianni Bertoncini e Piero Principe saranno circondati da tanti amici e amiche.
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