Agli studenti di Malo e Breganze
il premio di Confartigianato

Mercoledì 16 Marzo 2016 di Roberto Cervellin
I vincitori del concorso L'artigianato del tuo paese

VICENZA - «L'artigianato del tuo paese» ha premiato due scuole. Il concorso promosso dalle aziende del territorio tra le medie della provincia nell'ambito della Settimana dell'artigianato ha visto due vincitori ex aequo.
Si tratta dell'istituto Ciscato di Malo e del Laverda di Breganze, i quali si sono imposti sull'Alighieri di Caldogno e sul Battistella di Schio. A ciascuna scuola sono andati 1.600 euro. All'iniziativa, che invitava i ragazzi a realizzare elaborati e a compiere ricerche sulle attività artigianali, hanno partecipato in tutto oltre 300 allievi e insegnanti.
 


La Ciscato è stata premiata per «il grande lavoro di squadra che ha visto coinvolte ben otto classi con l'obiettivo di riprogettare le aree della scuola secondo il principio della sostenibilità». Gli studenti, oltre a realizzare alcuni complementi d'arredo ispirati al riciclo, hanno trasformato l'esperienza di robotica, acquisita con l'iniziativa "Dire, fare e pensare", in un progetto in cui l'automazione ha inventato «la scuola intelligente». La media Laverda ha avuto invece il merito di produrre «un eccellente lavoro artistico di pittura della seta con l'antichissima tecnica del Batik».


I premi sono stati consegnati il 15 marzo al centro congressi di Confartigianato Vicenza ai ragazzi della Ciscato (classi 1. 2. e 3. A, 1. 2. e 3. B. 2. e 3. D) guidati dagli insegnanti Giulia Andreotti, Vito Perillo, Francesco Bidese, Chiara Calgaro e Lisa Calamosca e a quelli della 2. B e 3. D e del gruppo pomeridiano misto della Laverda, guidati da Marisa Pettenon, Chiara Nicoli, Lara Tonellotto e Nadia Pigato.

A margine della cerimonia ha avuto luogo la fase finale dell'operazione «Vicenza coding for the future», che ha coinvolto 11 istituti comprensivi del capoluogo. Le scuole erano state chiamate a presentare le iniziative didattiche in campo informatico. I 20 tablet in palio sono stati assegnati alla Calderari. Alunni e insegnanti hanno partecipato rispettivamente al «coderdojo», sperimentazione della programmazione al computer attraverso il gioco, e al «teacherdojo», con una ventina di professori alle prese con il software Scratch.

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