VICENZA - Un'operazione antidroga della Squadra Mobile di Vicenza, coadiuvata da quelle di Venezia e Trieste, ha portato al sequestro di due "panetti" di cocaina da 1 chilo ciascuno. La droga era stata occultata abilmente nei rulli di una macchina laminatrice in acciaio. Si trattava di cocaina purissima, per un valore sul mercato di mezzo milione di euro. Agli arresti è finito l'imprenditore Luigi Carollo, 66 anni, nativo di Valdagno e residente a Schio, divorziato e padre di due figli.
Nonostante l'uomo neghi ogni responsabilità, a lui era indirizzato il gigantesco macchinario, commissionato in Serbia, del costo di 20 mila euro, che viaggiava su un tir con targa straniera. Per smontarlo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco, con un lungo lavoro: alla fine sono riusciti ad arrivare al pacco di droga nascosto all'interno. Indagato in stato di libertà anche un procacciatore d'affari, residente nell'Alto Vicentino, M.D.P., 51 anni, che avrebbe fatto da tramite per far arrivare il carico nell'azienda di logistica scledense.
Il carico, proveniente dall'estero (precisamente dall'Europa dell'Est) a bordo di un autoarticolato di un'azienda di trasporti, era destinato al Carollo, che è stato arrestato durante il blitz della Polizia in un'azienda logistica di Schio. La Polizia di Stato berica ha avuto l'aiuto dei colleghi di Trieste e di Venezia. Fin dall'arrivo in Italia al valico di Ferneti, l'autoarticolato è stato intercettato "preso in consegna", ovvero seguito in modo discreto senza farsi notare, dai poliziotti triestini. Giunto in provincia di Venezia, hanno dato loro il cambio quelli veneziani, che sono andati dietro al carico fino all'uscita della A31 Valdastico Nord a Thiene.
Il camionista straniero era ignaro di tutto e non è indagato. Estranea anche l'azienda di logistica. L'imprenditore deve rispondere di importazione e detentione di sostanza stupefacente, il procacciatore d'affari, in stato di libertà, in concorso.
