Biglietto d'ingresso a Venezia, guerra ai "furbetti" degli hotel. E per la visita del Papa pagheranno anche i pellegrini

Si fingono ospiti di un albergo per ottenere il qr-code per entrate in centro storico gratis

Giovedì 29 Febbraio 2024 di Roberta Brunetti
Turisti a Venezia

VENEZIA - Fingersi ospite di un albergo e ottenere così il qr-code per entrate a Venezia gratis, anche nei giorni in cui scatterà il contributo d'accesso, pur non avendo diritto a esenzioni o esclusioni. Il trucco sulla carta è possibile e anche abbastanza semplice: l'ipotetico visitatore truffaldino, già oggi, può accedere al portale del Comune, procedere con la registrazione indicando di essere ospite, nei giorni prescelti, di una qualsiasi struttura ricettiva di Venezia, e immediatamente ottieni il qr-code. La possibilità, in queste settimane di prova del sistema, è subito balzata agli occhi dei gestori delle strutture ricettive, ma è ben nota anche al Comune che anche su questo fronte ha in programma di una serie di controlli a campione. «I controlli li abbiamo annunciati e li faremo - assicura l'assessore al bilancio, Michele Zuin - E non ci saranno solo i controlli fisici, in strada, ma anche quelli documentali, sulla verifica delle dichiarazioni». Insomma sarà un altro fronte di lotta ai furbetti.

CONTROLLI SULLA CARTA
Dettagli che si vanno affinando in questa fase di preparazione all'avvio della sperimentazione, con il primo filotto di ingressi a pagamento che scatterà dal 25 aprile al 5 maggio. Tra meno di due mesi. E nuovi incontri di chiarimento in Comune, con le categorie interessate, sono fissate anche nei prossimi giorni. Il capitolo delle esenzioni, previste per gli ospiti di tutte le strutture ricettive veneziane, interessa una gran quantità di gestori: dal grande albergo all'affittacamere. A tutti il ​​Comune ha inviato una lettera in cui riassumere le tre possibilità per ottenere il qr-code: la struttura può interfacciare il suo programma di gestione delle prenotazioni a quello di rilascio del contributo, mettendo così a disposizione dell'ospite direttamente il qr- codice; nell'impossibilità di connettere i due sistemi, il portale del Comune ha poi una sezione dedicata ai gestori che possono stampare i codici per i loro ospiti; infine la struttura può chiedere all'ospite di procurarsi il necessario qr-code autonomamente. Strada, quest'ultima, che per il momento pare sarà la più gettonata da affittanze turistiche e strutture più piccole, ma che è anche quella che, basandosi tutta solo su autodichiarazioni, apre la strada agli ipotetici "furbetti". «Faremo dei controlli a campione sulle strutture, per verificare che effettivamente abbiano ospitato quelle persone - ribadisce l'assessore -. E se troveremo delle discrepanze, scatteranno le sanzioni per chi ha dichiarato il falso». Controlli, in questo caso, in capo all'«ufficio tributi - precisa Zuin - che procederà come sta già facendo per l'imposta di soggiorno».

LA "PROVA" PELLEGRINI
Intanto, tra le questioni da risolvere, si è aggiunta quella del trattamento da riservare ai pellegrini attesi per l'arrivo di papa Francesco a Venezia, il prossimo 28 aprile. In un giorno, quindi, a pagamento. «Quel che è certo è che non toglieremo il contributo - spiega Zuin - Stiamo aspettando il programma della giornata e poi decideremo come procedere per questi visitatori. Sarà comunque un utile banco di prova del sistema».
 

Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci