Nuoto, due medaglie per l'Italia agli Europei: argento per le staffette 4x50

Gli azzurri festeggiano due medaglie in Romania

Martedì 5 Dicembre 2023 di Piero Mei
Nuoto, due medaglie per l'Italia agli Europei: argento per le staffette 4x50

Riflessi d’argento sull’acqua della piscina accorciata (25 metri) di Otopeni, in Romania, dove sono cominciati gli Europei che dureranno fino a domenica: due medaglie da secondo posto per l’Italia del nuoto, nelle staffette veloci, le 4x50, sia maschili che femminili.

Il podio in staffetta è sempre sintomo di buona salute. Nel quartetto dei ragazzi ha debuttato Thomas Ceccon, in quello delle ragazze strepitoso l’esordio in Nazionale maggiore dell’adolescente Sara Curtis.

Il nuoto al contrario

C’erano tempi, ormai felicemente superati, nei quali un argento europeo di una staffetta italiana, pure se in vasca corta, avrebbe fatto gridare al miracolo; adesso, invece, con i successi di questi ultimi anni, gli azzurri d’argento possono anche restarci male, e non è superbia. Vince la Gran Bretagna co uno straordinario Benjamin Proud che ha muscoli da wrestler, primo frazionista da 20.56, unico del campo sotto i 21 secondi. Leonardo Deplano fa il suo personale, 21.05. Lorenzo Zazzeri prende un cambio da staffettista vero, 0.08 secondi, e il suo 20.50 è il miglior tempo italiano; Ceccon gli dà il cambio con un lento 0.40 e chiude con un 20.98 che giudica deludente dati i suoi standard anche se i 50 stile e in vasca corta, per quanto multitasking sia, non sono il suo “task” preferito; anche Miressi non ha un cambio velocissimo (0.38) e chiude in 20.61. I due ambi valgono 78 centesimi di secondo, gli inglesi ne impiegano 39 nel confronto. All’arrivo la Gran Bretagna (Proud, Richards, Cohoon e Burras) chiude in 1:22.52, sempre avanti, e l’Italia in 1:23.14. Ah, i cambi! Piace quel po’ di arrabbiatura agonistica degli azzurri, un coretto di “volevamo l’oro” che lancia la sfida futura.

La nostra Sara

La Svezia vince l’omologa staffetta veloce delle ragazze, anche se fa a meno di Sarah Sjoestroem; l’Italia, con la sua Sara in quarta frazione (è lei la più veloce delle azzurre) sale sul gradino d’argento. Per le scandinave (Junevik, Coleman, Hansson e Aastedt) un totale di 1:35.60, con le frazioniste di centro che vanno sotto i 24 secondi; per l’Italia 1:36.92 con Slvia Di Pietro 24.39 (“contenta del risultato ma non della mia frazione”), Costanza Cocconcelli 24.21, Chiara Tarantino 24.20 e Sara Curtis 24.13, il suo crono migliore.

Sara dice che «è un sogno che si realizza». Ha ragione: l’adolescente piemontese è del 2006 e poco prima si era anche guadagnata, alla sua prima Nazionale dei grandi, l’ingresso nella finale individuale dei 50 stile (sesto tempo). Ragazza di colore, per i geni della mamma nigeriana, ha sempre detto di voler dimostrare che “anche i neri possono nuotare” e lo sta facendo in un momento in cui nel nuoto mondiale c’è sempre maggior presenza afroamericana. Lei è la prima in azzurro.

Nuoto, al via gli Europei di vasca corta: ci sono Ceccon e Pilato, assente Paltrinieri

Gemello d'oro

Daniel Wiffen, l’irlandese del 2001 che è fra i nati nel Terzo Millennio che insidiano il regno di Paltrinieri (Wiffen ha già tolto a Greg il record europeo negli 800), in attesa delle distanze più lunghe, si regala i 400 stile libero, senza la compagnia del gemello Nathan, suo scudiero negli 800 e 1500: Wiffen vince l’oro in 3:35.47. Azzurri un po’ stinti con Marco De Tullio, 3:38.13, quinto, e Matteo Ciampi, 3:38.61, sesto. «Mi sentivo bene - dice Matteo - anche se non sono in grande forma; peccato, perché era più fattibile di quanto non pensassi stamattina». E Marco: «Dalla corsia laterale non vedevo bene, non sono lontanissimo dal mio migliore ma ora ci vuole un’altra testa, un’altra convinzione: c’è da lavorare».

Rule Britannia

L’altra finale individuale della prima giornata è stata all’insegna del Regno Unito: le ragazze britanniche dei 400 misti avevano preso le prime tre posizioni in batteria, con esclusione per la finale della terza, la scozzese Shanan, perché all’ultimo atto sono ammessi al massimo due atleti per nazione. In finale Abbie Woods rovesciava il tocco della mattina che la aveva vista soccombere a Freya Colbert: andamento lento per la ragazza d’oro, 4:27.45, il mondiale è di 4.18.94 della spagnola Mireia Belmonte. Ai piedi del podio la bella ungherese Zsuzsana Jakabos, coetanea della Pellegrini: come Fede, ha disputato 5 Olimpiadi da Atene 2004 in poi e punta su Parigi per la sesta.

 

Avanti in due

Nelle semifinali di oggi (finali domani) gli azzurri avanzano spesso in coppia: Benedetta Pilato, 1:04.45, ha il quarto tempo nei 100 rana: «Ho preso un po’ il fiato nell’ultima vasca e si fanno sentire le fatiche del target appena passato che era la qualificazione olimpica agli Assoluti; lì è andata bene, qui vedremo». Certo l’ambiente è bruttissimo, quasi senza pubblico). Il miglior tempo è dell’olandese Tes Schouten, 1:04.02, davanti alla temutissima estone Eneli Jefimova. Martina Carraro si unisce alla Pilato con il suo settimo tempo, 1:05.28. «Credo - dice - di aver avuto in carriera una costanza di presenze in finali internazionali: ne ho mancate poche; certo non è come qualche tempo fa, quando entravi in acqua e tutto veniva facile; e mi accorgo che sto parlando come una che sta per smettere…». Lo farà, probabilmente, a fine stagione.

In due in finale anche nei 100 farfalla: sono Matteo Rivolta, 50.07 quinto tempo, e Michele Busa, 50.64, primato personale e settimo tempo. Il miglior crono è dello svizzero Noè Ponti, 48.61, che già in semi si prende il record dei campionati che resisteva dal 2009, quando i costumi nuotavano da soli e quello del primato aveva dentro il russo Korotishkyn, 48.93. Rivolta, capitano di riserva data l’assenza di Paltrinieri, dice che «questo è il miglior gruppo nei miei dieci anni d’azzurro». Ai giorni “posteri”, da domani, l’ardua sentenza. E domani c’è anche la finale degli 800 femminili: Simona Quadarella ha il secondo tempo, ottenuto grazie al “bagnetto” della mattina; non ha dovuto strafare. La più veloce è stata Anastasja Kirpchnikova, francese di fresco conio: ha lasciato la cittadinanza russa e può gareggiare per la Marsigliese… Finalista anche Lorenzo Mora che nei 50 dorso ha superato la tagliola della semi: «Con questo 23.16 ci faccio poco, ma spero di migliorare».
Programma e risultati sul sito www.federnuoto.it.

Ultimo aggiornamento: 19:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci