Vittorio Cecchi Gori, gli amori: «Rita Rusic fu la donna più importante», con Valeria Marini persero un figlio

Mercoledì 14 Febbraio 2024, 11:01

La crisi e la separazione

«Forse la crisi con Vittorio inizia quando, ricevendoci, l’ambasciatore francese disse: l’allieva che supera il maestro - raccontò lei -. Capii subito che era la fine. I litigi cominciarono dopo la cover di Lady Ciclone, su Sette. Lui iniziò a soffrire il mio successo, come se togliesse qualcosa a lui. Era come dire: è brava la moglie, non lui. Non era vero. Forse come produttore ero più brava io, mi piaceva lavorare col regista, gli sceneggiatori... Ma come imprenditore lui aveva più visione. Io non vedevo competizione, ma compensazione. Lui, invece, iniziò a considerarmi una nemica, non più la donna che eravamo partiti con due film all’anno ed eravamo arrivati a farne 60. Ormai avevamo la Fiorentina, Tmc, case ovunque, aerei privati, andavamo su barche da un miliardo di lire al mese. Era una dimensione non normale e anche le tensioni erano fuori dall’ordinario». Nel 2000 è arrivata la separazione, chiesta da Rita. Non è stato un periodo facile: «Fu orribile. Ricordo quando lessi nello sguardo di Vittorio che per lui non contavo più niente. Sentii che mi voleva annientata». Le cronache riportarono di liti furibonde: «Quando le persone sono note il gossip è inevitabile e mi dispiace - diceva Cecchi Gori -. Io non porto rancore a nessuno, io e Rita abbiamo un buon rapporto».

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