Superbonus 110%, 400 cantieri aspettano segnali di proroga

IL SOSTEGNO
Il presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia Siro Martin sostiene la proposta: «Aiuterà imprese e cittadini ad uscire dall'incubo Superbonus 110 per cento, ma soprattutto potrà evitare chiusure di aziende, condomini rimasti con i cantieri a metà e abbattere il numero dei contenzioni. Molto bene anche l'aumento da 15 a 25 mila euro della soglia del contributo "redditi bassi". Chi l'aveva prevista a 15 mila aveva fatto un errore clamoroso, male invece che la ritenuta alla fonte, a partire da Marzo, passi dall'8 all'11 per cento creando non pochi problemi di cassa alle imprese». Nonostante i dubbi relativi a quest'ultimo punto, Martin fa notare il lato positivo: «Con questa iniziativa possiamo dire che ha prevalso un pratico buonsenso». Anche perché, analizzando i numeri dei cantieri in tutto il Veneto, il dato non è trascurabile. Dalla Confartigianato hanno reso noto che «secondo l'elaborazione dei dati Enea fatta dall'Ufficio studi della Confartigianato, nella provincia di Venezia ci sarebbero 398 cantieri condominiali interessati, numero preceduto solo dalle province di Padova, dove di cantieri potenzialmente interessati se ne contano 417 e Verona, dove i cantieri non finiti sono 415. Seguono la provincia di Treviso con 383 cantieri, Vicenza con 380 cantieri, poi Rovigo con 107 cantieri ed infine Belluno con 98». Per Martin l'idea della proroga è un buon inizio, che però non può prescindere da una prosecuzione ordinata per porre mano al tema, delicato, del patrimonio immobiliare nazionale: «Dunque bene, ma non basta. Ora il governo deve licenziare rapidamente un programma credibile e soprattutto sostenibile per cittadini, imprese e Stato per riqualificare il vecchio patrimonio immobiliare privato e pubblico, e potrebbe farlo prevedendo un investimento di 3/4 miliardi l'anno per i prossimi 15 anni». Un modo per allontanarsi dal Superbonus, ma che sosterrebbe comunque l'economia edilizia.