L'eredità
Dunque oggi le proprietà che Emanuele Filiberto eredita sono immobili, a Ginevra o Parigi con la villa di Cavallo e lo chalet di Gstaad, che Vittorio Emanuele aveva acquistato o fatto costruire con i profitti di anni di mediazioni commerciali, specie il periodo in cui lavorò per la Agusta per piazzare commesse di elicotteri, sfruttando la sua rete di connessioni aristocratiche: dal cugino re Baldovino del Belgio allo Scia di Persia. Senza considerare beni immobili ci sono le piccole manie personali collezionate in una vita in esilio: a partire dalle conchiglie rare. Sub esperto si immerse con Cocteau e scelse Cavallo proprio per i relitti nei fondali attorno all’isola. Durante un’immersione recuperò anche un oggetto d’oro che da allora portò al collo come un amuleto.