Sara Buratin, che fine ha fatto il compagno Alberto Pittarello? Le ferie, il furgone nel fiume, il possibile movente: cosa sappiamo

Mercoledì 28 Febbraio 2024, 06:35

La premeditazione

Anche perché l’idea dei carabinieri è che il femminicidio della quarantenne dipendente di uno studio dentistico, sia stato premeditato. E anche da molti giorni. Troppe le circostanze che tornano e spingono gli inquirenti a immaginarla così. Pittarello che si prende una giornata libera da lavoro nello stesso giorno in cui Sara Buratin viene uccisa. Pittarello che - a casa da solo da una quindicina di giorni - prende appuntamento con quella che è ormai la sua ex compagna con una scusa: consegnarle un motorino da dare alla figlia quindicenne che ieri - tra le 10.05 e le 10.35, ora in cui si fissa il femminicidio - era a scuola. Pittarello che poi scompare - o si uccide inabissandosi nel Bacchiglione con il furgone - non prima (e questo è certo) di aver gettato in corsa, dal finestrino, il suo cellulare che viene recuperato a 200 metri dal punto di scarrocciamento. Com’è certo che il furgone che i vigili del fuoco stanno cercando anche con un ecoscandaglio fatto arrivare da Venezia, è quello del trentanovenne tecnico delle caldaie: lo dicono i numeri seriali del telaio, dopo un controllo incrociato alla Motorizzazione che hanno certificato come il mezzo appartenesse ad Alberto Pittarello.

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