Omicidio di Paderno, Bledar Dedja ucciso nel bosco: la doppia vita della vittima con due telefoni e l'amante gay

Sabato 24 Febbraio 2024, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 08:26

L'aggressione e il colpo fatale

L’assassino lo ha massacrato con venti fendenti. Quello letale, sferrato alla schiena, gli ha perforato un polmone, senza lasciargli scampo. Dedja ha cercato di difendersi: le braccia infatti erano piene di tagli e con una mano era anche riuscito ad afferrare la lama. Ma non è bastato. Nella colluttazione anche il 17enne è rimasto ferito a una mano. Poi è scappato a piedi, sbarazzandosi dell’arma del delitto: un grosso coltello da cucina che i carabinieri, armati di metal detector, avevano cercato per giorni nella boscaglia. Ma anche dei vestiti impregnati di sangue e delle chiavi dell’auto di Dedja. La Mercedes bianca classe B, parcheggiata sul luogo del crimine, era stata trovata chiusa. Delle chiavi nessuna traccia: né addosso al proprietario, né a terra. Tanto che i parenti, per aprirla, avevano usato la chiave di riserva. Dall’interno non mancava nulla, portafoglio compreso. Una circostanza che aveva portato a escludere la pista dell’aggressione a scopo di rapina. Si era parlato anche dell’ipotesi di una seconda persona coinvolta, usata come esca. Ma al momento non sembrano esserci evidenze di un complice.

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