Fuga dal Sud per lavorare in Fvg come negli anni Sessanta. Prof, infermieri, ingegneri, operai: ecco da dove arrivano

Giovedì 25 Gennaio 2024, 00:45 - Ultimo aggiornamento: 17:02

I DATI: DA DOVE ARRIVANO I LAVORATORI?


A parlare anche in questo caso sono i numeri, che dicono che dopo la pandemia gli arrivi in regione dal Meridione hanno toccato livelli record. E ci sono tre regioni che svolgono inconsapevolmente il ruolo di bacini per il lavoro che in Friuli Venezia Giulia c’è, ma che annaspa per l’assenza di manodopera: sono la Sicilia, la Campania e la Puglia. Tre “big” del Meridione che sfornano il personale che il Friuli non ha più. Un esempio? La Campania, da sola, l’anno scorso ha garantito quasi il 13 per cento di tutta l’immigrazione interna in Friuli Venezia Giulia.

Da Napoli e dalle altre province sono arrivati 1.260 lavoratori divisi tra i quattro territori della nostra regione

Un dato mai così alto negli ultimi dieci anni. Solo 12 mesi prima, ad esempio, le persone trasferite dalla Campania al Friuli erano state 1.102. Al secondo posto c’è la Sicilia, terra che ad esempio riesce a partorire tanti ingegneri con elevate competenze specifiche in molti settori cruciali. Proprio dall’isola l’anno scorso sono arrivati in Friuli Venezia Giulia 1.116 lavoratori che si sono trasferiti al Nordest.

Nemmeno prima della pandemia erano stati raggiunti numeri così elevati, dal momento che ad esempio nel 2018 e nel 2019 non si era andati al di sopra delle 1.080 migrazioni interne dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia. Anche la Puglia dà il suo contributo in questo senso e anche in questo caso si tratta di numeri in netta risalita e mai toccati negli ultimi anni. Dal tacco d’Italia si sono mosse complessivamente 840 persone nell’arco degli ultimi dodici mesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA