Il calo dell'export verso la Russia
Il calo più significativo si è registrato sul mercato russo, che prima della guerra comprava prodotti “Made in Treviso” per 470.264.234 euro, ora scesi a 367.110.759 euro. «La Russia resta tra i più grandi estimatori dei nostri prodotti di punta del lusso», sottolinea il presidente Bernardi, «dalla moda agli accessori del distretto calzaturiero, dall’alimentare con i prodotti enogastronomici di eccellenza sino all’arredamento con la produzione di mobili di lusso e complementi d’arredo di design. Ma anche il settore dell’automazione-meccanica è fortemente impattato da questa situazione».