Antagonisti a Porta Pia, accesso chiuso
Cori verso il sindaco: «Casa subito»

Martedì 22 Ottobre 2013
Antagonisti a Porta Pia, accesso chiuso Cori verso il sindaco: «Casa subito»

Tilt sotto al Ministero delle Infrastrutture dove i manifestanti si sono riuniti in concomitanza con l'incontro programmato con il ministro Maurizio Lupi e il sindaco di Roma, Ignazio Marino. A causa della manifestazione sono state chiuse al traffico dalla polizia municipale tutte le strade di accesso a Piazzale di Porta Pia. Davanti al ministero sono schierati mezzi della polizia, i manifestanti continuano ad urlare slogan, ritmati dai tamburi: 'Casa subito'. «Buffoni», «Ladri», «Vergogna».

Queste le parole che hanno urlato i manifestanti tra applausi e fischi al sindaco di Roma, Ignazio Marino, e al vicesindaco di Roma, Luigi Nieri, che hanno scelto di uscire dal ministero delle Infrastrutture passando tra la folla. «Chiediamo al sindaco, che ringraziamo di essere stato qui, di farci continuare questa assemblea tra di noi», hanno detto al megafono i manifestanti.

Un gruppo di manifestanti è rimasto in presidio a Porta Pia da sabato, quando a sfilato per le strade della capitale il corteo di collettivi, movimenti per il diritto all'abitare e No-Tav. Alcuni manifestanti si sono riuniti anche sotto il monumento al Bersagliere. Nel parcheggio adiacente al Ministero, dove sono state collocate le tende, sventolano le bandiere dell'ASIA Usb e una dei No-Tav. L'area è presidiata dalle forze dell'ordine. Il sindaco di Roma Ignazio Marino è arrivato in sella alla sua bici e ha salutato i manifestanti. «Dacci una casa», «Casa subito», «Occupiamo tutto», i cori rivolti dai manifestanti all'indirizzo del primo cittadino.

Intanto sono fissati per mercoledì prossimo, 23 ottobre, gli interrogatori di garanzia delle sei persone, quattro uomini e due donne, fermate durante gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine avvenuti sabato scorso a Roma. Per i sei indagati, detenuti a Regina Coeli e Rebibbia, il pm Luca Palamara ha chiesto la convalida dei fermi e la contestuale emissione dell'ordinanza di custodia cautelare. I reati contestati, a seconda delle posizioni, vanno dalla resistenza aggravata a pubblico ufficiale alle lesioni.

Ultimo aggiornamento: 22:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA