Attenti al lupo. Dopo le segnalazioni dei sindaci, il Prefetto chiama la Provincia per un nuovo piano: «Misure di dissuasione a tempo indeterminato»

Venerdì 19 Aprile 2024 di Giovanni Santin
Attenti al lupo. Dopo le segnalazioni dei sindaci, il Prefetto chiama la Provincia per un nuovo piano: «Misure di dissuasione a tempo indeterminato»

BELLUNO - Quando si parla di lupo, nel territorio bellunese, in tutto il territorio, non solo in alcune zone, non possono valere le regole che ci sono nel resto d’Italia.

E questo deve valere a tempo indeterminato. A tutela sia delle attività economiche sia delle comunità locali. Ne sono convinti anche Prefettura e Provincia tanto che al tavolo - convocato dal prefetto Mario Savastano nei giorni scorsi in Prefettura – ora vi è allo studio la possibilità di chiedere al Ministero dell’Ambiente una deroga per tutta la provincia per adottare misure di dissuasione nei confronti degli esemplari confidenti.

NON SOLO L’ALPAGO

L’allarme è cresciuto costantemente negli ultimi mesi. Gli episodi di aggressioni e anche di confidenza del lupo hanno contrappuntato primavera, estate e autunno in Alpago. Ma sono tanti i territori e le persone che hanno visto il lupo a due passi da casa o, come accaduto solo qualche giorno fa a Campolongo di Santo Stefano di Cadore, in paese. Fenomeni di confidenza sempre più importante. E lo stesso prefetto negli ultimi mesi ha ricevuto diverse segnalazioni da sindaci e amministratori relativamente alla presenza di lupi nei pressi dei centri abitati. Al tavolo in prefettura, il presidente della Provincia Roberto Padrin e il comandante della Polizia provinciale Oscar Da Rold hanno condiviso due linee: da una parte una capillare azione di informazione e formazione sul territorio, attraverso una serie di incontri e la distribuzione di un vademecum sui comportamenti da attuare per evitare di attirare lupi vicino alle abitazioni; dall’altra la già citata richiesta - al momento allo studio - al Ministero dell’Ambiente di una deroga per tutto il territorio bellunese per adottare misure di dissuasione nei confronti degli esemplari confidenti. Provincia e Prefettura procederanno dunque con l’invio al Ministero dell’Ambiente di una richiesta di allargamento a tutto il territorio provinciale delle misure di dissuasione per gli esemplari definiti confidenti.

L’AUTORIZZAZIONE ISPRA

Nelle aree della Valbelluna e dell’Alpago, oltre ad alcune aree della provincia di Vicenza, fino allo scorso dicembre infatti la dissuasione veniva effettuata su autorizzazione Ispra, in presenza di esemplari confidenti. La richiesta ora è di estendere l’attività a tutto il territorio provinciale e a tempo indeterminato, anziché per un determinato periodo. «Alla luce della normativa in vigore, la dissuasione è l’unico sistema a disposizione - commenta il presidente della provincia, Roberto Padrin – il tema lupo è spesso divisivo e mi rendo conto delle difficoltà che può creare soprattutto alle attività agricole e zootecniche. L’inserimento dell’intero territorio provinciale nelle aree in cui attuare azioni di dissuasione, anche con pallini di gomma per gli esemplari confidenti, può essere un passo importante per gestire sempre meglio la presenza di questo animale. Le stime ci dicono esserci tra i 18 e i 20 branchi in provincia. Servono alcuni accorgimenti - e le informazioni necessarie - per una gestione che tenga in equilibrio sia le esigenze delle comunità locali e delle attività economiche, sia il quadro normativo in cui è inserito il lupo».

PRESA DI CONTATTO

Per il ministro che guida il dicastero dell’Ambiente, il piemontese Gilberto Fratin Pichetto, la richiesta non potrà che ricordargli la preoccupazione che due mesi or sono, a metà febbraio, gli era stata rappresentata dagli amministratori del comune di Chies d’Alpago che lo avevano raggiunto a Biella. La piccola delegazione alpagota - costituita dal sindaco Gianluca Dal Borgo, dal consigliere Paolo Zanon e dal capogruppo Ezio Barattin - la cui iniziativa era condivisa anche dalle altre amministrazioni di Alpago e Tambre, aveva rappresentato, numeri alla mano, la dimensione del problema.

Ultimo aggiornamento: 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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