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Regionali Abruzzo, risultati in diretta. Terza proiezione: Marsilio al 54,3%, D'Amico al 45,7%. FdI primo partito al 24,1%, Pd 18,1%

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Domenica 10 Marzo 2024

L'ultima proiezione: Marsilio mantiene il vantaggio

In base all'ultima proiezione (copertura 40%) del sondaggista Antonio Noto, in esclusiva su 'Rete8', alle elezioni regionali in Abruzzo, il presidente uscente della Regione e candidato di centrodestra Marco Marsilio è al 54,3% mentre lo sfidante Luciano D'Amico, appoggiato dal centrosinistra, è al 45,7%

Marsilio atteso al suo comitato

Il governatore Marco Marsilio è atteso, tra circa un quarto d'ora, al suo comitato elettorale a Pescara.

Il candidato del centrodestra alle regionali abruzzesi si appresta a raccogliere l'abbraccio dei suoi sostenitori, mentre i dati delle regionali danno quasi per certa la vittoria del presidente uscente e della sua coalizione.

La quarta proiezione

Marsilio verso la conferma, FdI primo partito

Il centrodestra vede il bis in Abruzzo, con il governatore uscente Marco Marsilio,in vantaggio crescente su Luciano D'Amico, che prenota la vittoria. La seconda e la terza proiezione proiezione di Noto danno il candidato del centrodestra al 54,7% e quello del centrosinistra al 45,3%, mentre il dato reale dopo 43 sezioni scrutinate su 1.634 dà il primo a 56,94 e il secondo a 43.06%. Il trend dei dati indica una forbice sempre più ampia.

E anche il clima dei comitati elettorali a Pescara è indicativo: applausi ed entusiasmo fra i sostenitori di Marsilio - lui ha seguito lo spoglio da casa - atmosfera tesa in quello di D'Amico, dove comunque la speranza non muore: «Si tratta di una sfida che due mesi fa sembrava ingiocabile, invece giocheremo fino alla fine, voto a voto». A frenare le speranze nel campo largo c'è però anche l'affluenza, che è stata del 52,2%, sotto quella del 2019, quando fu del 53,11.

I partiti

La terza proiezione vede Fratelli d'Italia al 24%, Fi al 14,3 e la Lega all'8,7 ( 56% per la coalizione). Sull'altro fronte, il Pd al 18,1, M5s al 7 Azione 4,5, Avs 3,4. Pd, M5s e gli alleati confidavano nella capacità di convincere gli indecisi, quegli elettori tentati dall'astensione. Se così fosse stato, il numero degli elettori che sono andati alle urne sarebbe dovuto risultare più alto. Con la vittoria di Marsilio, il centrodestra riuscirebbe a gelare gli entusiasmi della segretaria Pd Elly Schlein e del presidente del M5s, Giuseppe Conte, che confidavano di proseguire il percorso iniziato con la vittoria in Sardegna, accolta due settimane fa come il segnale di un cambio di rotta. L'obiettivo delle forze del campo largo era infatti quello di alimentare la corsa verso le europee di giugno, dopo l'abbrivio del successo della candidata sull'isola Alessandra Todde. Tanto più che il campo largo che sostiene D'Amico è il più largo possibile: in Abruzzo corrono assieme Pd, M5s, Avs, Azione, Iv, +Europa, Psi e Abruzzo insieme. Prevedibile che anche sulla nascente coalizione si riapra un dibattito, dopo il crescente entusiasmo delle scorse settimane anche fra i più scettici del M5s.

La situazione

Con la vittoria di Marsilio, il centrodestra può invece rimettere indietro le lancette e tornare a puntare sull'onda delle politiche vinte a ottobre 2022, con la nascita del governo di Giorgia Meloni. A far concentrare le attenzioni della politica nazionale sull'Abruzzo è stata soprattutto la dinamica del voto in Sardegna, con la vittoria un pò a sorpresa di Todde, che fino a poco tempo prima era data in netto svantaggio. Stesso film in Abruzzo, con i sondaggi che hanno registrato un graduale assottigliamento della distanza fra il favorito Marsilio e lo «sfidante» D'Amico. Come successo in Sardegna, anche in Abruzzo per la campagna elettorale sono arrivati tutti i leader nazionali, compresa una discreta serie di ministri. Per il centrodestra si sono presentati insieme a Pescara la presidente del consiglio Giorgia Meloni, il segretario della Lega Matteo Salvini e quello di Forza Italia Antonio Tajani, oltre a Lorenzo Cesa (Udc) e Maurizio Lupi (Noi Moderati). Volenti o nolenti, anche i leader del campo largo hanno seguito lo stesso schema della Sardegna: tutti impegnati, ma ognun da sé, perché D'Amico, come Todde, ha voluto dare un'impronta regionale alla sfida. Così sia il presidente del M5s Giuseppe Conte sia la segretaria del Pd Elly Schlein sia il leader di Azione Carlo Calenda hanno fatto tour elettorali, ma con agende separate. Anche Todde è arrivata in Abruzzo a dare man forte a D'Amico. A differenza di quello sardo, in Abruzzo il voto è stato un tuffo nel bipolarismo più puro. Non solo perché i candidati erano solo due, senza altri incomodi: per dire, in Sardegna Renato Soru, sostenuto da Calenda e Matteo Renzi, è stato comunque una spina nel fianco di Pd e M5s, mentre in Abruzzo, D'Amico ha l'appoggio anche di Azione e Iv. Ma soprattutto perché il sistema elettorale prevede un voto secco, senza quella possibilità di disgiunto che in Sardegna ha favorito il campo largo, con molti elettori che hanno messo la croce sui simboli di centrodestra e poi sul nome di Todde. Col raffinarsi dei dati dello spoglio in Abruzzo, i partiti potranno anche valutare pesi e rapporti di forza dentro le coalizioni: nel centrodestra la Lega spera di tenere la posizione, mentre Forza Italia punta a sorpassarla e FdI a consolidare sempre di più il primato. Nel campo largo la partita è sulla leadership della possibile alleanza: in Sardegna il Pd ha doppiato il M5s, ma in Abruzzo, alle ultime regionali e alle politiche del 2022, il M5s ha ottenuto risultati migliori del Pd.

 

La terza proiezione sul voto

In base alla terza proiezione (copertura del campione 25%) del sondaggista Antonio Noto, in esclusiva su 'Rete8', alle elezioni regionali in Abruzzo, la coalizione in sostegno del presidente uscente della Regione e candidato di centrodestra Marco Marsilio è al 56% mentre quella di centrosinistra a sostegno dello sfidante Luciano D'Amico è al 44%.

Le proiezioni dei partiti: FdI primo con il 24,1%

I dati della terza proiezione

Marsilio segue risultati spoglio da casa

Il presidente della Giunta regionale e ricandidato Marco Marsilio, di FdI, sta attendendo i risultati dello spoglio nella sua casa di Pescara, insieme alla moglie Stefania Fois, e alla sua famiglia. Chi lo ha sentito racconta di un governatore moderatamente soddisfatto rispetto ad exit poll e prime proiezioni. Arriverà al comitato elettorale di via Patini quando i dati confermeranno il vantaggio della coalizione. Da fonti vicine al presidente, arriva la conferma della conferenza stampa di domani alle 12 all'Aquila.

Seconda proiezione: Marsilio 54,7%, D'Amico 45,3% (copertura 15%)

In base alla II proiezione (copertura del campione 15%) del sondaggista Antonio Noto, in esclusiva su 'Rete8', alle elezioni regionali in Abruzzo, il presidente uscente della Regione e candidato di centrodestra Marco Marsilio è al 54,7% mentre lo sfidante Luciano D'Amico, appoggiato dal centrosinistra, è al 45,3%.

Seconda proiezione: Marsilio sempre avanti

Lungo applauso al comitato Marsilio alla prima proiezione

Lungo e forte applauso nel comitato del candidato Marco Marsilio in centro a Pescara dopo la pubblicazione della prima proiezione. In via Parini aumenta il numero di sostenitori del centrodestra, che seguono i risultati anche dagli schermi posti all'esterno del comitato.

La prima proiezione

In base alla prima proiezione del sondaggista Antonio Noto, in esclusiva su 'Rete8', alle elezioni regionali in Abruzzo, il presidente uscente della Regione e candidato di centrodestra Marco Marsilio è al 54,5% mentre lo sfidante Luciano D'Amico, appoggiato dal centrosinistra, è al 45,5%.

Prima proiezione: Marsilio 54,5% e D'Amico 45,5%

Testa (FdI): «Elettori hanno preferito governo unito di centrodestra a campo largo»

«Appare in maniera evidente come gli abruzzesi abbiano preferito un governo unito di centrodestra rispetto a un campo largo probabilmente un po' confusionario», dice alle telecamere Guerino Testa, deputato di Fdi, commentando gli exit poll delle regionali in Abruzzo al comitato di Marco Marsilio.

Affluenza alle 23 (non definitiva) al 52,37%

Quando mancano 74 sezioni delle1634 l'affluenza per le regionali in Abruzzo si è attestata sul 52,37% rispetto al 53,30% del 2019. La provincia nella quale si è votato di più è stata L'Aquila 55,78% (nel 2019 era stata del 54,71%), poi Pescara 53,40% (54,79%), seguita da Teramo 53,15% (53,95% ) e Chieti 53,15% (53,95%).

I numeri del secondo exit poll: Marsilio e centrodestra allungano

Il secondo exit poll diffuso da Noto dà una forchetta tra il 50,5 e il 54,5 per Marsilio e una tra il 45,5 e il 49,5 per D'Amico. La coalizione di centrodestra ha invece una forchetta tra il 49,5 e il 53,5; quella del centrosinistra tra il 46,5 e il 50,5.

Nessun commento dal comitato di D'Amico

Nessun commento da parte dello staff di Luciano D'Amico e dei candidati presenti nel comitato elettorale del campo largo dopo la diffusione dei primi exit poll. Il campione dei dati, riferiscono dallo staff, non è ancora completo e proprio per questo si preferisce non commentare. L'atteggiamento è dunque quello della estrema cautela, in attesa di dati ulteriori. Presente nel comitato, tra gli altri, il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione di Ischia, Giovanni Legnini, storico esponente del Pd in Abruzzo.

Secondo exit poll: Marsilio avanti tra 50,5-54,5%, D'Amico tra 45,5-49,5%

Liris (FdI): «Siamo in vantaggio, spero che la forbice si allarghi»

«Siamo in vantaggio, è quello che abbiamo percepito durante la campagna elettorale, io spero che la forbice si allarghi sempre di più» ma aggiungo che «la proposta del campo largo è fatto di idee confliggenti le une con le altre». Lo dice Guido Liris, senatore aquilano di Fdi, ospite di Rainews 24, commentando i primi dati degli exit poll.

Affluenza alle 23 al 52,6% (dato parziale)

Alle 23, il parziale dell'affluenza in Abruzzo è del 52,6%. Si tratta del dato riferito a 863 sezioni su 1634.

Tiepido applauso in comitato Marsilio al primo exit poll

Un tiepido e breve applauso ha accolto la pubblicazione dei primi exit poll nel comitato del candidato alla presidenza della Regione Abruzzo Marco Marsilio in centro a Pescara. Negli ultimi minuti sono arrivati per seguire lo spoglio diversi esponenti di Fratelli d'Italia tra cui il deputato Guerino Testa e il coordinatore provinciale del partito Stefano Cardelli.

La situazione dopo il primo exit poll

In Abruzzo è testa a testa fra il governatore uscente Marco Marsilio, sostenuto dal centrodestra, e Luciano D'Amico, che corre per il campo largo. Secondo il primo exit poll, di Noto per rete 8, Marsilio sarebbe comunque in lieve vantaggio, con un dato che oscilla fra il 48,7% e il 52,7%, mentre il risultato di D'Amico è fra il 47,3% e il 51,3%. La coalizione di centrodestra viene data fra il 49,7% e il 53,7%, il campo largo fra il 46,3% e il 50,3%.

A far concentrare le attenzioni della politica nazionale sull'Abruzzo è stata soprattutto la dinamica delle ultime elezioni, in particolare quelle in Sardegna, con la vittoria un pò a sorpresa della candidata del campo largo, Alessandra Todde, che fino a poco tempo prima del voto era data in netto svantaggio. Stesso film in Abruzzo, con i sondaggi che hanno registrato un graduale assottigliamento della distanza fra il favorito Marsilio e lo «sfidante» D'Amico. Anche per questo, gli sguardi sono stati puntati per tutta la giornata sui dati dell'affluenza. Perché specie il campo largo ha molto scommesso sulla possibilità di convincere gli indecisi, quelli che avevano in testa l'astensione: più alto sarà il numero dei votanti - era quindi il ragionamento - più alte saranno le possibilità di una vittoria per D'Amico. Nel corso della giornata, però, i dati non hanno rassicurato troppo il campo largo: alle 12 l'affluenza era del 15,8%, in aumento rispetto alle regionali del 2019 ma solo del 2%. Alle 19 era del 43,93%, circa l'1% in più rispetto al 2019. Come successo in Sardegna, anche in Abruzzo per la campagna elettorale sono arrivati tutti i leader nazionali, compresa una discreta serie di ministri.

Per il centrodestra si sono presentati insieme a Pescara la presidente del consiglio Giorgia Meloni, il segretario della Lega Matteo Salvini e quello di Forza Italia Antonio Tajani, oltre a Lorenzo Cesa (Udc) e Maurizio Lupi (Noi Moderati). Volenti o nolenti, anche i leader del campo largo hanno seguito lo stesso schema della Sardegna: tutti impegnati, ma ognun da sé, perché D'Amico, come Todde, ha voluto dare un'impronta regionale alla sfida. Così sia il presidente del M5s Giuseppe Conte sia la segretaria del Pd Elly Schlein sia il leader di Azione Carlo Calenda hanno fatto tour elettorali, ma con agende separate. Anche Todde è arrivata in Abruzzo a dare man forte a D'Amico. A differenza di quello sardo, in Abruzzo il voto è stato un tuffo nel bipolarismo più puro. Non solo perché i candidati erano solo due, senza altri incomodi: per dire, in Sardegna Renato Soru, sostenuto da Calenda e Matteo Renzi, è stato comunque una spina nel fianco di Pd e M5s, mentre in Abruzzo, D'Amico ha l'appoggio di Pd, M5s, Verdi-Sinistra e anche di Azione e Iv, con Più Europa e i socialisti. Ma soprattutto perché il sistema elettorale prevede un voto secco, senza quella possibilità di disgiunto che in Sardegna ha favorito il campo largo, con molti elettori che hanno messo la croce sui simboli di centrodestra e poi sul nome di Todde. Col raffinarsi dei dati dello spoglio in Abruzzo, i partiti potranno anche valutare pesi e rapporti di forza dentro le coalizioni: nel centrodestra la Lega spera di tenere la posizione, mentre Forza Italia punta a sorpassarla e FdI a consolidare sempre di più il primato. Nel campo largo la partita è sulla leadership della possibile alleanza: in Sardegna il Pd ha doppiato il M5s, ma in Abruzzo, alle ultime regionali e alle politiche del 2022, il M5s ha ottenuto risultati migliori del Pd.

La tabella del primo exit poll

Primo exit poll coalizioni: centrodestra 49,7-53,7%, centrosinistra 46,3-50,3%

Primo exit poll Noto per Rete8: coalizione centrodestra 49,7-53,7%, coalizione centrosinistra 46,3-50,3%. Copertura 75%

Primo exit poll presidenti: Marsilio 48,7-52,7%, D'Amico 47,3-51,3%

Primo exit poll Noto sondaggi per Rete8: Marsilio 48,7-52,7%, D'Amico 47,3-51,3%. Copertura 75%

Urne chiuse, inizia lo spoglio

Alle 23 si sono chiuse le urne delle elezioni regionali dell'Abruzzo. Inizia lo spoglio.

Abruzzo, affluenza alle 19 è al 43,98%

Alle ore 19.00 l'affluenza per le regionali in Abruzzo si è attestata al 43,99% con i voti di 1608 seggi su 1634. Nelle scorse regionali del 2019 l'affluenza fu del 43,04%

Abruzzo, 1.591 sezioni su 1.634: alle 19 affluenza al 43.96%

In 1.591 sezioni su 1.634 l'affluenza, alle ore 19, è al 43,96% alle elezioni regionali in Abruzzo. Il dato, quindi non ancora definitivo, è in leggero rialzo rispetto alle scorse elezioni quando l'affluenza era stata del 43,03%.

I candidati vanno a votare, Marsilio a Chieti e D'Amico a Pescara

Tranquillo, flemmatico, in dolcevita grigio e giacca scura, il presidente uscente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, candidato per il bis, è arrivato poco prima delle 12 nella scuola elementare del quartiere Tricalle a Chieti per votare. Una volta inserita la scheda nell'urna, immortalato dalle telecamere, ha salutato e stava per lasciare l'aula senza riprendere i documenti. È stato il presidente di seggio a richiamarlo sorridendo. Sulla porta uno scambio di battute con un rappresentante di lista del Pd che lo ha salutato battendo il 'cinquè, poi l'augurio di buon lavoro a presidenti e scrutatori. Alle 12 in punto, a Pescara, l'altro candidato alla presidenza, Luciano D'Amico è arrivato al seggio elettorale accompagnato dal suo staff, nella scuola 'Illuminati, in quel momento molto affollata al punto che ha dovuto aspettare alcuni minuti per poter entrare, subito dopo giornalisti e fotografi. Per lui, elegante in giacca e cravatta, strette di mano e sorrisi, tra cittadini che lo hanno salutato chiamandolo professore, e chi, tra gli scrutatori, ha voluto fare un selfie. Sorridente, attorniato da donne, presidente del seggio e scrutatrici, D'Amico si è prestato volentieri.

Lo spoglio dalle 23

Con l'inizio dello spoglio, a partire dalle ore 23 di oggi, 10 marzo 2024, i dati elettorali a mano a mano disponibili, saranno reperibili sulla Piattaforma «Eligendo», messa a disposizione dal Ministero dell'Interno, la cui implementazione operativa è progressiva nei vari Comuni della Regione, secondo le interazioni con le rispettive Prefetture. I dati saranno altresì visualizzabili sulla App «Eligendo Mobile». Lo fa sapere la Regione Abruzzo.

La percentuale di affluenza al voto provincia per provincia

Alle ore 12 oggi hanno votato in totale 192.083 elettori. Questa la percentuale di affluenza al voto provincia per provincia (tra parentesi le percentuali relative alle precedenti elezioni regionali): Chieti 14,88% (13,17%); L'Aquila 16,79% (13,01%); Pescara 16,13% (14,13%); Teramo 16,19% (13,46%).

Luciano D'Amico vota a Pescara

Luciano D'Amico, ex rettore di Teramo, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo per il centrosinistra, in particolare per «Patto per l'Abruzzo» ha votato a Pescara intorno alle 12, nella scuola Illuminati di viale Regina Elena al civico 135, seggio 27. Dopo aver deposto la scheda nell'urna, selfie con gli scrutatori.

Affluenza alle 12 è del 15,8%

È aumentata di oltre il 2% rispetto al 2019 l'affluenza alle urne in Abruzzo per le elezioni regionali. Alle precedenti consultazioni alle ore 12 era di 13,33%, oggi è del 15,80%, calcolata sulla base di 1.415 sezioni sulle complessive 1.634.

Sigismondi (Fdi): "Attacchi diffamatori a Marsilio"

«Esprimo la mia solidarietà al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e alla moglie Stefania, per gli attacchi falsi e altamente diffamatori che sono stati rivolti loro nel corso della trasmissione 'Accordi & Disaccordì sul canale 'Novè, andata in onda ieri sera. Un episodio gravissimo, accaduto a poche ore dal voto e in violazione del silenzio elettorale imposto dalla legge. Nei prossimi giorni presenterò in Senato un'interrogazione parlamentare affinché si faccia luce su quanto verificatosi e su altre vicende simili avvenute durante questa campagna elettorale». Lo dichiara il senatore e segretario regionale Abruzzo di Fratelli d'Italia, Etelwardo Sigismondi.

Affluenza ago della bilancia

Abruzzo al voto per le regionali, seggi aperti dalle ore 7 alle 23. I candidati voteranno D'Amico a Pescara e Marsilio a Chieti. È l'affluenza alle urne il vero ago della bilancia. Il voto abruzzese ha anche un riverbero nazionale: un'ulteriore prova, dopo quella sarda, per soppesare gli equilibri interni tra i partiti al governo, anche in vista delle elezioni europee.

Marsilio: "Violazione del silenzio elettorale"

«Clamorosa e vergognosa violazione del silenzio elettorale sul canale Nove. È andato in onda ieri sera durante la trasmissione "Accordi & Disaccordi" condotta da Luca Sommi, un comizio condito di calunnie di Marco Travaglio, seguito a ruota dal giornalista Andrea Scanzi. In particolare Travaglio, noto diffamatore seriale più volte condannato per questo reato, mi ha calunniato descrivendomi, insieme a mia moglie, come indagato e condannato in primo grado per un reato che non ho mai commesso e per il quale non sono mai stato né indagato né tantomeno condannato. Non si è mai assistito ad una cosa del genere in occasione di una tornata elettorale, a otto ore dall'apertura dei seggi. Ho già dato mandato al mio legale per tutelare me e la mia consorte sia in sede penale che civile (oltre che segnalare all'Agcom la violazione del silenzio elettorale)». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. «Solo pochi giorni fa avevo smentito questa notizia falsa e diffamatoria già pubblicata dal quotidiano "la Notizia" e diffusa da giorni sui social, ma evidentemente per Travaglio ha più valore il clamore mediatico che il rispetto della verità e della dignità delle persone», ha aggiunto.

I candidati

Ma chi sono i candidati? Per il centrodestra corre il governatore uscente Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, sostenuto da tutti i partiti di maggioranza. Cinquantasei anni, Marsilio era stato eletto presidente dell'Abruzzo per la prima volta nel 2019, diventando il primo governatore nella storia del partito meloniano. Militante nelle giovanili dell'Msi alla sezione romana di Colle Oppio, quella in cui si avvicinò alla politica pure Giorgia Meloni, Marsilio ha vestito i panni di senatore per FdI dal 2018 al 2019. Prima ancora era stato deputato col Popolo della Libertà, dal 2008 al 2013. Su di lui il centrodestra punta molto: alle Politiche del 2022, il partito meloniano in Abruzzo è stata la lista più votata, con oltre il 27 per cento. E la stessa premier Meloni è stata eletta nel collegio uninominale dell'Aquila.

Lo sfidante del centrosinistra è Luciano D'Amico. Sessantaquattro anni, è ordinario di economia aziendale all'università di Teramo, di cui per cinque anni è stato rettore. Poi ha guidato la società di trasporto pubblico abruzzese Tua. Candidato civico, è sostenuto dal campo "larghissimo" di Pd, Cinquestelle, Azione, Italia viva e Verdi-sinistra. Ed è per questo che la sua corsa è vista come un termometro per testare il possibile ritorno (anche sul piano nazionale) di un asse "rosso-giallo". E molti, nel campo del centrosinistra, sostengono che la vittoria del fronte Pd-5S in Sardegna potrebbe spostare una quota di indecisi a suo favore. Chissà. 

Come si vota

Scelta secca, si diceva. La scheda sarà divisa in due: da una parte, le liste che sostengono il candidato presidente del centrodestra Marco Marsilio. Si tratta di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc e la civica Marsilio Presidente. Dall'altra, i simboli che appoggiano lo sfidante del centrosinistra Luciano D'Amico: Pd, Movimento 5 stelle, Alleanza verdi-sinistra, Azione, Italia viva e la civica D'Amico presidente.

L'elettore può tracciare una croce sul nome del candidato presidente che preferisce (e in quel caso il voto non si trasferisce alle liste collegate), oppure può barrare il segno di una delle liste (e in quel caso il voto si estende anche al candidato presidente che esse appoggiano). Si possono anche barrare sia il simbolo che il nome, purché i due siano collegati: a differenza di quanto previsto per le elezioni sarde infatti, non è prevista la possibilità di voto disgiunto. Per fare un esempio, non si può barrare una lista di centrosinistra e contemporaneamente scegliere il candidato presidente del centrodestra (o viceversa). Motivo per cui lo spoglio dovrebbe procedere più rapidamente. 

Alle liste collegate al vincitore è assegnato un premio di maggioranza pari ad almeno il 60 per cento dei seggi, ma non superiore al 65. Sono previste anche soglie di sbarramento: del 2 per cento per i partiti e movimenti che corrono in coalizione, del 4 per quelli non coalizzati. 

I comuni al voto

I seggi per le elezioni regionali in Abruzzo si sono aperti alle 7 e si chiuderanno questa sera alle 20. Al termine inizieranno le operazioni di spoglio. Si va al voto in 305 comuni: il totale dei votanti è pari a 1.208.276 di cui 592.041 uomini e 616.235 donne su una popolazione censita di 1.275.950. Le sedi dei seggi elettorali sono 1.634 di cui 13 ospedaliere. Le sezioni sono a Chieti 460, a L'Aquila 405, a Pescara 396 e a Teramo 373. Alle regionali del 2019 i votanti furono il 53%, un netto calo rispetto alle consultazioni precedenti, quelle del 2014, quando andò a votare il 61,56% degli aventi diritto. Alle più recenti politiche, quelle del 2022, andò alle urne il 63,99% degli abruzzesi. Cinque anni fa Marsilio ottenne il 48,03% dei voti, la sua coalizione il 49,20%. Il candidato del centrosinistra, Giovanni Legnini raggiunse il 31,29%; la sua coalizione, con 7 liste, arrivò al 30,64%. In quell'occasione si presentarono anche Sara Marcozzi per M5s che ottenne il 20,20%, e Stefano Flajani che ebbe lo 0,48%.

Elezioni regionali Abruzzo, seggi aperti dalle ore 7 alle 23.

Occhi puntati su Marco Marsilio e Luciano D'Amico, ma è l'affluenza alle urne a creare timore. Le urne abruzzesi hanno anche un riverbero nazionale: un'ulteriore prova, dopo quella sarda, per soppesare gli equilibri interni tra i partiti al governo. Anche in vista delle elezioni europee.

 

Elezioni, 1,2 milioni di abruzzesi scelgono il presidente della Regione. La corsa di 348 candidati consiglieri

Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 01:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA