Pop venete, Mion rassicura Cassa Depositi sposa la fusione

Sabato 1 Aprile 2017
Pop venete, Mion rassicura Cassa Depositi sposa la fusione
«C'è un grande interesse da parte di tutti per fare presto. Comunque stanno tutti lavorando, bisogna stare tranquilli».
Il presidente di Popolare Vicenza Gianni Mion sintetizza così lo stato dell'arte del salvataggio e rilancio. Il 28 aprile è fissata l'assemblea di BpVi che ha chiuso il 2016 con una perdita di 1,9 miliardi e ha incassato il via libera del 70% dei soci all'offerta di transazione. Veneto Banca, l'altro istituto controllato dal fondo Atlante, ieri ha fatto un veloce cda, ma i conti verranno chiusi lunedì quando si alzerà il velo al bilancio 2016 che dovrebbe segnare una perdita intorno al miliardo. Tutte e due le banche ieri hanno fatto i compiti a casa per rispondere alle domande Bce, che ha chiesto «informazioni e chiarimenti sul piano» industriale pronta a fissare il fabbisogno da assolvere col prossimo aumento di capitale (4,7 miliardi la richiesta presentata). Francoforte dovrà approvare i piani industriali delle due banche, dove è prevista la fusione dei due istituti. Ma toccherà a Bruxelles, sponda DG Concorrenza, dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale, cioè all'iniezione di soldi di Stato (difficile ormai che Atlante possa intervenire). Ma c'è anche da rassicurare l'Antitrust europeo sulle modalità di rimborso della nuova tranche di bond garantiti dallo Stato che Bpvi ha chiesto di poter emettere (a Vicenza servono 2,2 miliardi) per fronteggiare la crisi di liquidità generata dalla fuga di depositi. Una strada che, con ogni probabilità, verrà imboccata presto anche da Veneto Banca. In febbraio erano già state emesse obbligazioni per 6 miliardi.
Da Vicenza si guarda con favore all'impegno a fare presto ribadito dalla Commissione Ue ma servono soldi freschi per evitare il bail-in. «Noi spingiamo» per la fusione, «ma al momento la partita è con Bruxelles e Francoforte. Se la a giocano Tesoro e Banca d'Italia», dice Claudio Costamagna, presidente di Cassa Depositi e Prestiti, che ha finanziato con 500 milioni il fondo Atlante.
Si muove anche la politica: i parlamentari Davide Zoggia, Pierluigi Bersani e Michele Ragosta (Mdp) hanno presentato una interpellanza urgente a al Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan chiedendo «quali azioni urgenti il governo intenda intraprendere al fine di scongiurare il precipitare della crisi della Popolare di Vicenza».
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