Nuovi iscritti alle prime classi: un'emorragia che preoccupa

Martedì 24 Aprile 2018
IL DATO
BELLUNO Il male è comune. Ma nessuno gioisce. La scuola veneta, e con essa tutta la scuola italiana, segna una forte contrazione nel numero di iscritti per il prossimo anno. E Belluno, come tutte le altre province fatta eccezione per quella di Rovigo, conosce a sua volta una importante contrazione numerica. I dati sono quelli ufficiali, forniti dall'Ufficio Scolastico Regionale (Usr) del Veneto. Alcune precisazioni: sono numeri che riguardano le iscrizioni alle classi prime di tutti gli ordini di scuola, fatta eccezione per la scuola dell'Infanzia; si tratta di dati provvisori, aggiornati al 17 aprile ma che, se anche subiranno qualche modifica, si tratterà di qualche unità che non potrà modificare nella sostanza il quadro generale. Che non è per niente roseo. Un anno fa nei diversi gradi delle scuole bellunese erano iscritti 5.081 studenti; dal primo settembre 2018 ve ne saranno 4.852, cioè 229 in meno. La sofferenza è ben distribuita: 139 gli alunni in meno alla scuola primaria, quasi tutti (130) nelle scuole statali; nella scuola secondaria di I grado, cioè la scuola media, la contrazione segna un -83 anche in questo caso, come è ovvio, quasi tutto (76) a carico della scuola pubblica che è più capillarmente diffusa sul territorio; in controtendenza e da analizzare il dato delle scuole secondarie di II grado, cioè le scuole superiori: anche qui il computo complessivo segna un -7, ma se le scuole statali confermano le perdite degli altri gradi, (-26), le scuola paritarie aumentano di 19 unità. Va ricordato in questo caso che il liceo classico paritario Lollino che un anno fa aveva 3 iscritti, ora, con la scelta di offrire due indirizzi classico e scientifico ha portato a 20 il numero di studenti della classe prima del prossimo anno. Nel Veneto la provincia che perde più studenti è Treviso che si contrae di 672 unità; seguono Venezia (-253), Belluno (al terzo posto con -229), Padova (-199), Verona (-60), Vicenza (-42). In significativa controtendenza è Rovigo che aumenta complessivamente la propria popolazione scolastica di 60 alunni. Se osserviamo i dati dell'intera Regione, confrontando i numeri di un anno fa con le iscrizioni comunicati ieri dall'Usr, abbiamo questa fotografia delle classi prime della scuola venetai. Alla classe prima della scuola primaria si erano iscritti 42.281 bambini; ad oggi gli iscritti sono 41.237, cioè 1.044 in meno. Alle scuole medie si passa dai 45.734 del 2017 ai 45.235 di oggi con una perdita di 499 unità. Alle scuole superiori si passa dai 41.815 a 41.526, -289. Complessivamente nelle classi prime del Veneto a settembre entreranno 1.254 alunni in meno: erano 129.830, saranno 128.576. È chiaro che si tratta di una profondissima crisi demografica, certo non solo del Veneto. Ma in mezzo vasi di ferro di tante altre province, il vaso di coccio di Belluno patisce molto di più perché pur non avendo la popolazione scolastica più numerosa, perde percentualmente molto più degli altri territori. E l'onda lunga della scuola primaria che conosce la diminuzione maggiore, fra qualche anno arriverà alle scuole medie e poi alle superiori.
Giovanni Santin
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