Venezia. Liste d'attesa, ecco come accorciarle: «Eliminare gli esami inutili, 1 colonscopia su 4 è superflua»

Venerdì 19 Aprile 2024 di Roberta Brunetti
Liste d'attesa, ecco come accorciarle: «Eliminare gli esami inutili, 1 colonscopia su 4 è superflua»

VENEZIA - «Mettere in contatto i medici fra loro. Quelli che prescrivono le prestazioni e quelli che le erogano. Per migliorare l'appropriatezza delle cure, eliminando tante prestazioni inutili, è questa la cosa più importante da fare».
Marta Soave, a capo di liste d'attesa e specialistica dell'Ulss 3, ci lavora ormai da un paio d'anni. È lei la responsabile di questo fronte aperto dall'azienda sanitaria per eliminare sprechi e recuperare risorse. «Le prestazioni inappropriate non portano guadagno di salute - tiene a precisare - complicano la vita prima di tutto al paziente, oltre a sovraccaricare il sistema, togliere risorse, generare liste d'attesa».
Un lavoro, quello di Soave e del suo staff, partito dall'analisi della situazione. «Abbiamo fatto uno studio sulle prescrizioni post erogazione.

Ed è così che abbiamo notato un disallineamento tra territori - spiega - Ora stiamo cercando di allineare i prescrittori sulle stesse pratiche più corrette. Fondamentale è favorire il contatto tra i medici per un confronto sui casi clinici».

GLI ESEMPI

In questo modo è stato affrontato il caso della colonscopia. Esame non certo piacevole, eppure eseguito con troppa frequenza. «Sono stati i medici erogatori che da un'analisi degli esami fatti ci hanno segnalato un 26% di prestazioni inappropriate sul campione» precisa Soave. Da qui ha preso le mosse un lavoro di formazione per tutti i prescrittori. Pratiche da condividere, come quelle per la prevenzione del tumore al colon retto: con l'esame per la ricerca del sangue occulto nelle feci, screening gratuito per gli over 50.
«Solo per chi ha familiarità importanti l'indicazione è poi l'esame genetico che può suggerire uno stretto monitoraggio colonscopico». Altra indicazione, quella sui tempi di controllo colonscopico per i polipi, che variano per tipologia: non necessariamente ogni anno, ma anche ogni tre o cinque. Così c'è stata una flessione delle prescRizioni di questo esame, ma soprattutto, dando una diversa tempistica ai controlli, si è quasi azzerato il galleggiamento. Ed è aumentata anche l'adesione allo screening, salita al 55 %.
L'altro fronte indagato in questa fase è stato quello della diagnostica per immagini. «Abbiamo assistito nel 2023 ad un aumento del prescritto rispetto al 2019. Un 20% in più di prestazioni, con ben 27mila richieste di tac e risonanze - premette Soave - Analizzando questi dati abbiamo notato come la più richiesta era la rm rachido sacrale per le lombosciatalgie». Anche in questo caso l'Ulss ha puntato sul confronto tra medici per una condivisione delle linee guida più corrette. «Un gruppo interdisciplinare ha fornito precise indicazioni cliniche sugli specialisti a cui indirizzare i pazienti. In prima battuta fondamentale è la visita con la presa in carico del paziente. E in questo modo - conclude Sala - abbiamo ridotto la prescrizione di rm del 20%. Un risultato importante».

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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