Rifiuti, lo spazzino arriva a casa
​Ma c’è chi lo aspetta invano

Mercoledì 5 Ottobre 2016 di Giorgia Pradolin
Rifiuti, lo spazzino arriva a casa Ma c’è chi lo aspetta invano
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VENEZIA - «Spazzino! E’ arrivato lo spazzino!». Ieri mattina le calli di Dorsoduro echeggiavano delle voci squillanti dei netturbini che suonavano con forza i campanelli per ritirare i sacchetti dell’immondizia dalle mani dei residenti. Operazione che, in alcuni casi, si è conclusa anche con il lancio dei rifiuti dalle finestre dei piani più bassi direttamente sui carretti, mentre da quelli più alti si è visto calare la cordicella legata al sacchetto, come accadeva una quarantina d’anni fa nel centro storico. E d’ora in poi sarà sempre così, perché nel sestiere è iniziata la riorganizzazione della raccolta rifiuti (VIDEO), una vera rivoluzione che piace e non piace.

 




DIFFICOLTÀ E DISAGI - C’è chi ieri è rimasto "murato in casa" attendendo il netturbino che non è arrivato. Sarà stato il rodaggio del primo giorno, ma tutto il servizio è stato in ritardo, costringendo alcuni residenti ad aspettare invano che lo spazzino suonasse alla porta, come dichiara una veneziana che abita accanto alla libreria Toletta: «Non posso portare pesi, e quindi ho aspettato lo spazzino tutta la mattina, rinunciando anche ad uscire per comprare il pane, ma non è mai arrivato»...
 

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 19:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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