VENEZIA - Si è tenuto oggi, lunedì 24 luglio, l’incontro preliminare sul maltempo che ha colpito molti comuni del territorio della Città metropolitana di Venezia.
Nel corso della videoconferenza, presieduta dal direttore della Protezione Civile del Veneto Luca Soppelsa, e alla quale ha partecipato anche il dirigente e la struttura della Protezione Civile metropolitana, sono stati forniti ai singoli sindaci e rappresentanti dei comuni del territorio della Città metropolitana di Venezia interessati dagli eccezionali eventi atmosferici del 13 e del 19 luglio, i primi dettagli sulle procedure da svolgere per eventuali richieste risarcimenti.
La procedura di risarcimento
Ai singoli comuni, in questa prima fase, verranno inviate delle schede per effettuare una prima ricognizione dei danni subiti da presentare al governo per una valutazione di richiesta di stato di emergenza nazionale; la documentazione servirà per esaminare gli effetti provocati dalle due ondate di maltempo eccezionale che si sono abbattute sul territorio metropolitano, sui singoli sistemi comunali, oltre all’impatto sulla collettività e convivenza sociale.
Le prime valutazioni riguarderanno i danni subiti da strutture pubbliche, come previsto dalla lettera A e B dell’articolo 25 di Protezione Civile, che hanno comportato spese da parte dei comuni per superare l’emergenza.
In base alla documentazione che giungerà da questa prima ricognizione, ci sarà una successiva valutazione sulla possibilità di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale in seguito ai due eventi del 13 e 19 luglio che hanno colpito i comuni del territorio metropolitano. Se questo avvenisse è prevista la nomina di un commissario emergenziale e l’avvio anche di una seconda ricognizione per la valutazione dei danni subiti da strutture di privati cittadini, ditte e attività commerciali.
Alla videoconferenza ha partecipato anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Giampaolo Bottacin. “Non sappiamo ancora se verrà decretato lo stato emergenza – ha detto -. Dobbiamo per ora valutare l’aspetto dei danni come previsto dalla lettera Ae B. Ci aspettiamo e confidiamo nell’aiuto dei comuni per poterci mettere nelle condizioni di ottenere lo stato di emergenza anche a livello nazionale per avere eventuali ristori da destinare ai privati”.