VENEZIA - Da quando è nata, nel 2010, si è sempre disinteressato del mantenimento della figlia avuta dalla relazione con una trentenne originaria di Venezia, ora residente in provincia di Treviso. Per questo motivo, un imprenditore di 53 anni, residente a Gazzo Veronese, è stato condannato dal Tribunale a 9 mesi di reclusione e 900 euro di multa oltre al pagamento di un risarcimento di 10 mila euro per il danno morale provocato alla madre della piccola, che da sempre ha dovuto occuparsi da sola del suo sostentamento. Il giudice ha subordinato la sospensione condizionale della pena al pagamento dei 10 mila euro entro sei mesi dal passaggio in giudicato della sentenza. «Una decisione severa, che deve essere di monito nei confronti dei padri inadempienti», ha commentato il legale della trentenne, l'avvocato veneziano Massimo Stefanutti, il quale ha condotto la battaglia giudiziaria per vedere riconosciuti i diritti della propria assistita. L'imputato, sposato due volte e con più figli avuti in ambito matrimoniale, non ha mai voluto vedere la bimba nata dalla relazione con la trentenne veneziana e non ha neppure rispettato la sentenza del Tribunale per i minorenni, che ha lo riconosciuto padre della piccola, e neppure quella successiva del Tribunale civile che gli ha imposto il pagamento di un assegno di mantenimento di 300 euro al mese, oltre ad un contributo per le spese di asilo nido, per aiutare la madre a prendersi cura della minorenne.
Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 17:31
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