Dopo mille anni rinasce l'ospedale "pellegrino" più antico del Triveneto

Mercoledì 12 Aprile 2017 di Paola Treppo
La sala della cucina dell'Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano
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MAJANO (Udine) - Sta per tornare alla sua funzione originaria l’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano. Fondato alla fine del 1100 dai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme nel periodo delle crociate, costituiva una tappa importante della Via del Tagliamento nell’antica Via di Allemagna che collegava l’Europa fino ai Paesi Baltici con i porti dell’Adriatico. Era una stazione con funzione di assistenza per viandanti e pellegrini. Quello di San Tomaso è l'unico rimasto in Friuli Venezia Giulia.

Uno degli edifici non ecclesiastici più antichi del Triveneto
Si tratta di uno degli edifici non ecclesiastici più antichi del Triveneto, un raro caso in cui l’antica destinazione, millenaria, è ancora moderna. Nel 2004, infatti, grazie a un finanziamento concesso dalla Direzione regionale della cultura, il Comune di Majano ha acquisito l’immobile e 12.000 mq di terreni. Nel 2006 ha avviato un progetto di riscoperta culturale del sito e, nel 2007, con un fondo assegnato dalla Regione, è partito l’intervento di restauro.
 

 

Stanno per aprire le camere per i pellegrini
Oggi il progetto di recupero è quasi del tutto ultimato: dopo il meticoloso restauro del complesso, stanno per aprire le camere per i pellegrini, al piano superiore. Già aperta, invece, la sala per le mostre, quella per gli incontri e le presentazioni, e la splendida cucina con il focolare (nelle foto). 

Lungo la Via del Tagliamento
Il sito di San Tomaso costituiva una tappa fondamentale per i viandanti provenienti dal nord, diretti a Venezia o ai porti sull’Adriatico di Latisana e di Concordia. Rispetto alla Via Julia Augusta, che collegava Aquileia con il Norico, passando per Zuglio, e con la Pannonia, via Canal del Ferro, e alla Concordia-Norico che collegava Artegna, Buja, Fagagna e Codroipo, con possibilità di deviazione al guado di San Odorico, attraverso la Via Cividina, la “Via del Tagliamento” si stacca dalla Julia Augusta a Ospedaletto e, attraverso Osoppo, San Tomaso di Majano, San Daniele, giunge rapidamente al Tagliamento, con possibilità di attraversamento a Ragogna, a San Odorico o Codroipo, e diventa via preferenziale per Venezia, o per altri porti sull’Adriatico, ad esempio via Concordia, oppure verso sud, attraverso Varmo e Ronchis, per giungere al porto di Latisana.

Gli hospitia
Sulla rete viaria della regione, ancora quella romana, molto degradata per carenza di manutenzione, con numerosi tratti di discontinuità dovuti a frane, erosioni e alluvioni, transitavano pellegrini a piedi o su carri da viaggio, messi a dura prova dal percorso accidentato, dalle condizioni igieniche, dal rischio di aggressioni e brigantaggio. Per questo vengono realizzati gli “hospitia”, organizzati in consorterie assistenziali, gestite inizialmente da ordini religiosi, ordini monastico-cavallereschi e successivamente anche da confraternite religiose.

Ricovero, assistenza e protezione 
Erano “stazioni di sosta” dove, oltre al cambio dei cavalli, si otteneva ricovero, assistenza, protezione e riposo per la notte su “sterminati materassi di paglia o di fieno, decine di persone tutte assieme”. Nel periodo delle crociate questa rete stradale e le strutture ospitaliere venivano messe in crisi per lo straordinario flusso di persone indotto dalle varie spedizioni; flussi eccezionali e discontinui di decine di migliaia di pellegrini, guerrieri, gente che doveva raggiungere la Terra Santa.

Prima sperimentazione della rete europea laica dei moderni ospedali gratuiti
In pieno feudalesimo, gli hospitales garantivano gratuitamente accoglienza, vitto, alloggio e cure a tutte le persone che si trovavano in cammino sulle vie europee, dai Paesi Baltici a Santiago de Compostela, fino a Roma con la Francigena e al Mediterraneo rendendo possibile, con gli uomini, anche lo spostamento di idee e la contaminazione culturale con le fiorenti civiltà e culture bizantine, arabe e orientali.
Questi ospitali rappresentavano la prima sperimentazione della rete europea laica dei moderni ospedali gratuiti.

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