Nelle tasche dei friulani. Carta, dote famiglia, abbonamenti e voucher: tutti i vantaggi del Fvg

Lunedì 29 Gennaio 2024 di Antonella Lanfrit
Nelle tasche dei friulani. Carta, dote famiglia, abbonamenti e voucher: tutti i vantaggi del Fvg

Carta famiglia, dote famiglia, abbattimento rette anno educativo, dote scuola, bonus psicologico studente, contributi ospitalità studente, voucher TuResta in Fvg, contributo prima casa, conciliazione famiglia-lavoro, abbonamento scolastico residenti. Eccoli i titoli dei contributi che, in varie forme, la Regione Fvg mette a disposizione delle famiglie residenti in Friuli Venezia Giulia e su cui proprio quest'anno, con la legge di Stabilità varata a fine 2023, si è provveduto a una variazione di fondo: il tetto Isee per poter accedere alla maggior parte dei sostegni è stato innalzato da 30mila a 35mila euro. È destinata ad ampliarsi, quindi la platea dei possessori di Carta famiglia, che oggi sono 37mila Per una famiglia con figli a carico che voglia non perdere le opportunità date, il primo passo utile da fare è dotarsi della app «Famiglia Fvg». Entrando con Spid si confronta l'elenco dei servizi «Pensati per te». Data un'occhiata al variegato mondo, il passo successivo è procedere a dotarsi della Carta famiglia, avendone i requisiti. Sarà la chiave per poter accedere a gran parte degli altri servizi.

COSA CAMBIA

«Per il 2024 le domande per accedere a questo strumento potranno essere presentate dal 1° aprile, come richiesto dai Comuni, ed è stato modificato il Regolamento attuativo della Carta, proprio per cambiare il tetto Isee. Il testo è già stato approvato dal Consiglio delle autonomie locali», aggiorna l'assessore regionale alla Famiglia, Alessia Rosolen, dando così tempistiche certe rispetto all'informazione che si trova sul sito web della Regione, ovvero che per ora non è possibile presentare domanda. La Carta famiglia deve essere richiesta al proprio Comune di residenza e può farlo solo dei genitori appartenenti allo stesso nucleo familiare; in caso di separazione il genitore che ha la cura della gestione dei figli; il genitore adottivo; la persona affidataria di minori; la madre di figli a carico inserito in un percorso personalizzato di protezione, alla quale non è richiesto di rispettare il parametro Isee. È necessario, inoltre, avere almeno un figlio a carico, risiedere sul territorio regionale da almeno 2 anni, da quest'anno avere un reddito Isee entro i 35mila euro. La Carta Famiglia vale 12 mesi dal suo rilascio. Avuta la Carta, si può procedere ad esplorare i servizi. La «Dote famiglia» - 24 milioni complessivi nel 2024 - è un contributo regionale rivolto ai figli minori fino ai 18 anni non compiuti, per incentivare la fruizione di prestazioni e servizi di carattere educativo, ludico, ricreativo e per conciliare i tempi di vita familiari con quelli lavorativi.

SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ

Le spese devono essere effettuate entro il territorio regionale. Sono supportati, perciò, i servizi di sostegno alla genitorialità ed educativi organizzati in periodi extra scolastici, per esempio centri estivi, doposcuola baby sitting; percorsi per apprendere le lingue straniere, come corsi e ripetizioni; servizi culturali, come l'accesso a musei e teatri; servizi turistici, come i viaggi di istruzione; percorsi didattici di educazione artistica e musicale; attività sportive, come corsi sportivi e di psicomotricità. I servizi possono essere erogati da soggetti pubblici, privati e del Terzo settore.
Sulla app si possono trovare tutte le informazioni di quando e come presentare domanda e quali documenti siano necessari per attestare le spese sostenute.

Quanto agli importi, nel 2023 la Regione aveva previsto 400 euro per figlio a carico se titolare d Carta e con 5 anni di residenza; cifra ridotta a 200 euro a figlio se la residenza era inferiore a 5 anni. Si sono aggiunti 100 euro nel caso di presenza di persona con disabilità e 200 euro come una tantum a nucleo per far fronte all'aumento del costo della vita.

LE RETTE

«L'abbattimento rette anno educativo 2023/2024» apre al beneficio per abbattere le rette di asili nido e servizi integrativi dedicati ai bambini da 3 mesi a 36 mesi.
Possono beneficiarne le famiglie con residenza o attività lavorativa in regione da ameno un anno continuativo e con un Isee pari o inferiore a 50mila euro.

Ultimo aggiornamento: 14:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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