TREVISO (29 luglio) - Commerciante 32enne coneglianese lotta tra la vita e la morte nel reparto di Neurologia del Ca' Foncello di Treviso affetto da un morbo misterioso che lo ha portato al coma. Sono ore di angoscia per i familiari dell'uomo, colpito da una malattia autoimmune che ha attaccato il cervello. Il quadro clinico è peggiorato con il passare dei giorni, tanto da richiedere l'ausilio di una macchina per permettergli di respirare.
L'uomo aveva iniziato ad avvertire i primi sintomi al lavoro, quando la vista gli si era di colpo abbassata. Tre settimane fa i primi indizi della misteriosa malattia. Difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti e un calo improvviso della vista. A questo si sono aggiunti velocemente altri sintomi che nell'arco di qualche giorno hanno complicato il quadro clinico rendendolo estremamente delicato. Il 32enne, infatti, ha iniziato ad avvertire minore sensibilità agli arti superiori ed inferiori a cui si è aggiunta un'insufficienza respiratoria. Da qui la malattia ha trascinato il giovane negoziante alla paralisi completa degli arti fino allo stato di coma.
Dieci giorni fa il giovane è stato trasferito dall'ospedale di Conegliano a quello di Treviso: i medici hanno subito intuito la gravità della situazione ed hanno disposto l’immediato trasferimento al Ca' Foncello di Treviso a qualche ora dal ricovero. Il 32enne dunque è transitato dal Santa Maria dei Battuti, trasferito con urgenza al reparto di Neurologia di Treviso. Qui sono state disposte tutte le analisi del caso, inviate anche in un laboratorio specialistico di Milano che ha confermato la gravità della situazione e la natura del morbo. Scartata l'ipotesi di un virus o di una patologia conseguente al morso di una zecca. Si tratterebbe infatti di una malattia autoimmune che avrebbe colpito il sistema nervoso del commerciante: il morbo letale starebbe lentamente consumando le cellule del cervello del giovane.
Tra le ipotesi al vaglio c'è anche il trasferimento del 32enne in un ospedale specializzato di Milano; al momento però il giovane si trova ancora al Ca' Foncello dove gli vengono prestate le stesse cure che potrebbero essere predisposte in un centro specialistico. Le prossime ore potrebbero essere decisive per far luce sulla natura esatta del morbo che nell'arco di tre settimane ha portato al coma il commerciante.
Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 19:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'uomo aveva iniziato ad avvertire i primi sintomi al lavoro, quando la vista gli si era di colpo abbassata. Tre settimane fa i primi indizi della misteriosa malattia. Difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti e un calo improvviso della vista. A questo si sono aggiunti velocemente altri sintomi che nell'arco di qualche giorno hanno complicato il quadro clinico rendendolo estremamente delicato. Il 32enne, infatti, ha iniziato ad avvertire minore sensibilità agli arti superiori ed inferiori a cui si è aggiunta un'insufficienza respiratoria. Da qui la malattia ha trascinato il giovane negoziante alla paralisi completa degli arti fino allo stato di coma.
Dieci giorni fa il giovane è stato trasferito dall'ospedale di Conegliano a quello di Treviso: i medici hanno subito intuito la gravità della situazione ed hanno disposto l’immediato trasferimento al Ca' Foncello di Treviso a qualche ora dal ricovero. Il 32enne dunque è transitato dal Santa Maria dei Battuti, trasferito con urgenza al reparto di Neurologia di Treviso. Qui sono state disposte tutte le analisi del caso, inviate anche in un laboratorio specialistico di Milano che ha confermato la gravità della situazione e la natura del morbo. Scartata l'ipotesi di un virus o di una patologia conseguente al morso di una zecca. Si tratterebbe infatti di una malattia autoimmune che avrebbe colpito il sistema nervoso del commerciante: il morbo letale starebbe lentamente consumando le cellule del cervello del giovane.
Tra le ipotesi al vaglio c'è anche il trasferimento del 32enne in un ospedale specializzato di Milano; al momento però il giovane si trova ancora al Ca' Foncello dove gli vengono prestate le stesse cure che potrebbero essere predisposte in un centro specialistico. Le prossime ore potrebbero essere decisive per far luce sulla natura esatta del morbo che nell'arco di tre settimane ha portato al coma il commerciante.
