Canzoni con testi violenti e sessisti: la festa studentesca in Playa a Castelfranco scatena le polemiche

Giovedì 31 Agosto 2023 di Mauro Favaro
LOCANDINA Lo show con il rapper Niki Savage contestato dalle mamme di molti studenti e dalla politica

CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - Canzoni con riferimenti considerati fin troppo crudi ad atti sessuali e atteggiamenti violenti: il sindaco leghista Stefano Marcon invita a boicottare il concerto di Niky Savage, rapper milanese da oltre 30 milioni di ascolti su Spotify. Dopo le proteste delle famiglie, piovute anche alla luce degli stupri di Caivano e Palermo, Stefano Marcon, primo cittadino di Castelfranco e presidente della Provincia di Treviso, ha messo nel mirino lo spettacolo del cantante previsto per l’11 settembre nella festa studentesca “La student”, vietata ai minori di 14 anni, organizzata nel Playa Loca di Castelfranco.

E ora il concerto è a un passo dall’annullamento. «Condivido le preoccupazioni dei genitori rispetto a questo evento. E invito loro a far sì che non vi mandino i propri figli. In un tempo come quello che stiamo vivendo, dopo i fatti di Caivano e Palermo, spero che intervengano le forze preposte – spiega Marcon – dire che è inopportuno è un eufemismo. Una mamma mi ha scritto una lettera allegando il testo di una canzone di questo personaggio. Fa rabbrividire, a dir poco».

LA POLEMICA

Il riferimento è in particolare all’ultima canzone Wao, composta da versi come “La tratto da p...a, corre fast, ‘sta giaguara, sta saltando sul c...o già da un’ora”. Per molte famiglie è troppo. Tanto più mentre l’Italia intera è segnata dalla violenza sulle donne e dagli stupri di gruppo denunciati a Palermo e a Caivano, dove proprio oggi è attesa la premier Giorgia Meloni. «La cronaca di questi giorni ci racconta di terribili violenze, spesso perpetrate da giovanissimi – dice Guido Rizzo, capogruppo di Fratelli d’Italia a Castelfranco – non possiamo fermarci all’indignazione. Serve lavorare per educare i ragazzi al rispetto e al concetto del consenso, pur in una logica di divertimento. Hanno fatto schifo a tutti le frasi dei sette dello stupro di Palermo. Ma se leggiamo i testi delle “canzoni” del rapper invitato alla festa dell’11 settembre, che differenze ci sono? Per me molto poche». I biglietti sono già in vendita a 17 euro. Pure da FdI, però, sperano che gli organizzatori ci ripensino o che le famiglie non mandino i loro figli. La polemica sull’opportunità della festa studentesca con Niky Savage è via via cresciuta anche sui social. «Perché invitare chi dà messaggi deplorevoli ai nostri figli? – si legge tra i messaggi nella pagina Facebook dell’evento – chiamate un bravo ragazzo che sappia fare il Dj, così i ragazzi si divertono senza canticchiare le parole irripetibili dei testi di quelle canzoni». Si è poi aggiunto il monito di don Gerardo Giacometti, parroco di Castello di Godego, a due passi dal locale: «Non è sufficiente quello che è capitato a Palermo e a Caivano per rendersi conto della desolazione che lambisce la vita dei nostri ragazzi? – chiede – Inorridiamo per le violenze di gruppo, per il cinismo con cui si irridono le vittime e non ci rendiamo conto dei messaggi farneticanti di cui sono interpreti alcuni personaggi, uno dei quali è ospite a una festa di fine estate qui in zona. La violenza ha radici lontane e diffuse. La banalità del male è quella di chi lo respira senza avvertirne il pericolo, di chi ne trascura l’allarme pensando appartenga a gente bigotta».

LA REPLICA 

In tutto ciò, dallo staff di Savage tirano dritto: «Ci siamo già esibiti in 80 località in Italia. Non è la prima volta che registriamo critiche di questo tipo – specificano – ma l’arte è libera e non ha la responsabilità di educare il pubblico». Adesso, però, il locale di Castelfranco sta facendo le proprie valutazioni: «Detto che è quanto meno inopportuno fare paragoni con i fatti di Caivano e Palermo, restiamo sempre pronti al confronto – spiega Cristian Simeoni, responsabile del Playa Loca – noi seguiamo le classifiche di Spotify. Guardiamo quello che funziona. Eventuali censure, al massimo, dovrebbero essere valutate a monte. Senza dimenticare che in altri posti ci sono già stati questi concerti e anche a casa i ragazzi ascoltano queste canzoni». Nelle prossime 24 ore il locale deciderà se cancellare definitivamente il concerto di Niky Savage. «Valutiamo la possibilità di annullarlo, compatibilmente con alcune questioni tecniche», conferma Simeoni. E il sindaco prende la palla al balzo: «I titolari hanno colto la sensibilità del momento, pur manifestandomi la legittimità dell’evento e che non compete loro un’eventuale censura dei testi – tira le fila Marcon – li ringrazio per aver manifestato una sensibilità non comune a chi fa impresa».

Ultimo aggiornamento: 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci