Treviso. Maxi rissa in piazzale Burchiellati fra ultras e rugbisti, i gestori dei locali: «Stop a feste e aperitivi per due domeniche»

Mercoledì 6 Dicembre 2023 di Maria Elena Pattaro
La maxi rissa scoppiata domenica sera in piazzale Burchiellati a Treviso

TREVISO - Niente aperitivo in musica a Porta San Tomaso per le prossime due domeniche, dopo la maxi rissa di tre sere fa. «Non vogliamo essere associati a un fatto violento. La nostra festa deve restare integra e gioiosa». I locali organizzatori della “Domenica italiana” (Al Botegon, L’indimenticabile Caffè e il Neps) hanno deciso di sospendere l’evento dopo le botte da orbi di domenica scorsa tra alcuni ultras del Treviso Calcio e alcuni rugbisti del Mogliano. Circa dieci giovani si sono affrontati sul plateatico dell’Indimenticabile Caffè. Sono volati spintoni, calci, pugni ma anche sedie e tavolini. Nessuno è ricorso alle cure mediche ma per L’Indimenticabile il bilancio è stato pesante: vetrina rotta e danni agli arredi.

L’aperitivo era già finito da un’ora, ma di gente ce n’era ancora parecchia.

Soltanto l’intervento delle volanti e della polizia locale aveva sedato la zuffa prima che qualcuno si ferisse sul serio. Gran parte dei partecipanti è già stata identificata, sugli altri sono in corso accertamenti. Uno è stato sanzionato per ubriachezza molesta e la questura sta valutando provvedimenti restrittivi. Non è escluso che possano essere adottati anche nei confronti dei locali, come successo in altri casi. Gli organizzatori giocano d’anticipo e annullano l’appuntamento per due domeniche di fila. «Non si tratta di un provvedimento delle autorità ma di una scelta libera e consapevole in quanto ci rifiutiamo di credere che la libertà al lavoro e la libertà alla socializzazione di tutti, sia tarpata da pochi» precisano i locali in una nota congiunta firmata anche dall’associazione Tarvisium Vivas. 


L A CONDANNA

Dal 24 settembre, nell’area compresa tra Porta San Tomaso e piazzale Burchiellati, propongono «quattro ore di musica, prodotti enogastronomici e soprattutto socialità in un evento gratuito e aperto» spiegano. «L’organizzazione ha messo in opera tutti gli strumenti disponibili per garantire la riuscita di un evento che restituisce alla città il rito dell’aperitivo domenicale in piena sicurezza e sostenibilità: steward, security, baristi, cuochi, addetti alle pulizie, osti, lavapiatti, ognuno di loro con l’intento di rendere quelle 4 ore un nuovo momento di condivisione della città, all’aperto e vivendo la piazza. Una micro-economia e una micro-comunità interna alle mura». Atteggiamenti sopra le righe e violenza non sono tollerati. Da qui la condanna unanime della maxi-rissa. «Alcuni soggetti hanno trasformato quello che per undici domeniche di fila è stato un sereno incontro di trevigiani in una cronaca su un fatto violento - affermano -. Poco importa che sia successo a evento concluso da più di un’ora e che durante lo svolgimento dello stesso non ci sia stato nessun problema. Noi che promuoviamo questa iniziativa vogliamo che rimanga integra, gioiosa, festosa, con centinaia di giovani che ogni domenica accorrono per partecipare a questo rito. Su questo non scendiamo a compromessi». 


IL SEGNALE

Motivo per cui hanno deciso di annullare l’evento per due settimane di fila. «Come il “rumore” di qualche testa vuota che brandiva un tavolo ha catalizzato l’attenzione, ora vogliamo catalizzarla sul silenzio: per 2 domeniche consecutive la “Domenica italiana” non si svolgerà».

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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